Jacopo Brugalossi
Si incontrava per pochi secondi coi suoi clienti nella periferia di Spoleto, preferibilmente nel finesettimana e in tarda serata, senza neanche scendere dalla sua auto. Fin quando questi movimenti, quantomeno sospetti, hanno indotto alcuni residenti della zona ad allertare i Carabinieri, che con l’ennesima brillante operazione hanno messo la parola fine all’attività di spaccio di un marocchino di 29 anni, incensurato e regolarmente residente nella città del Festival.
Beccato in macchina – Nella notte tra sabato e domenica scorsi, dopo vari appostamenti, i Militari della Stazione di Spoleto – agli ordini del Capitano Fabio Rufino – hanno fermato il giovane a bordo della sua utilitaria, all’interno della quale sono stati rinvenuti un ovulo di hashish e 150 euro in contanti, probabile frutto dell’attività di spaccio della serata. Ma l’evidente stato di agitazione del marocchino ha portato i militari a credere che avesse anche dell’altro da nascondere, ecco perché questi ultimi hanno deciso di perquisire anche la sua abitazione, situata sempre nella periferia spoletina.
Droga e soldi in un forno – Perquisizione che, senza grossi sforzi poiché il materiale era sparso un po’ ovunque, ha permesso di recuperare 13 confezioni di cocaina pura per 70 grammi di peso complessivi più 80 ovuli e 4 tavolette di hashish, del peso di circa 1,4 kg. Poi, con grande scrupolosità, i Carabinieri hanno controllato anche le pertinenze dell’abitazione, compreso lo scantinato. Qui, all’intero di un forno a legna per pizze apparentemente in disuso, sono stati trovati altri 4,6 kg di hashish in panetti pronti da smerciare, un bilancino di precisione, un gran numero di telefoni cellulari – con cui probabilmente il giovane si teneva in contatto coi clienti – e la bellezza di 2500 euro in contanti, anche questi, con tutta probabilità, proventi dell’attività di spaccio. L’uomo è stato immediatamente arrestato per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante dell’ingente quantitativo, e associato al carcere di Maiano. Nella mattinata di ieri l’autorità giudiziaria ha convalidato il fermo. Droga, cellulari e denaro sono stati ovviamente sottoposti a sequestro.
Cocaina pura – I panetti e gli ovuli di hashish, in particolare, hanno tutti degli specifici contrassegni, cosa che potrebbe aiutare i Carabinieri ad individuarne la provenienza. Ci sono aquile stilizzate, coccodrilli che ricordano il logo di una nota marca d’abbigliamento francese e scritte come “RS” e “MCDO”. Tutte le sostanze sono state inviate a Perugia per essere esaminati dal laboratorio analisi dei Carabinieri, che ha constatato un buon grado di purezza. Il ricavato dell’ipotetica attività di spaccio è stato stimato intorno ai 70mila euro, ecco perchè i Militari credono che il giro di clienti del marocchino poteva estendersi anche al di fuori di Spoleto, verso Foligno e la Valnerina. Tra loro, presumibilmente, c’erano sia i giovanissimi dediti al consumo occasionale di hashish che i professionisti più attratti dalla cocaina. Le indagini proseguono.
Riproduzione riservata ©