Comitato San Vito e Guadamello
Il comitato spontaneo dei cittadini della frazione narnese di San Vito e Guadamello, riunitosi in via straordinaria, esprime unanimamente la preoccupazione in merito alla possibile realizzazione di un biodigestore
anaerobico per la produzione di Biogas, prevista nel proprio territorio.
I principali timori riguardano la consapevolezza che la scelta di questa area, ad alto valore storico paesaggistico, comprometterà le attività agricole e turistiche ad oggi operanti nella zona.
La stessa, inoltre è in prossimità del fiume Tevere che negli ultimi 4 anni esondando ne ha allagato le strada di accesso.
In questa stessa area è presente l’acquedotto che serve gli abitati narnesi di San Vito, Guadamello, Gualdo e quelli della vicina Otricoli.
La natura dell’intervento risulta meramente speculativa, considerando che la “dieta” del biodigestore sarebbe costituita da reflui zootecnici provenienti da aziende agricole di Penna in Teverina ed Attigliano, a ben 35 km.di distanza.
Il traffico di mezzi pesanti per il trasporto della materia prima non può essere sostento dalle strade della frazione e non deve essere subito dai cittadini residenti in una zona massacrata da distese di pannelli solari, cemento ed antenne di ripetizione dei segnali radiotelevisivi e telefonici.
Per i motivi qui brevemente descritti il comitato dei cittadini di San Vito e Guadamello, con la solidarietà e la collaborazione dell’associazione Italia Nostra e del Movimento 5 Stelle Narni (sempre vicino alle tematiche ambientali), fa sapere di essere determinato ad impedire la realizzazione di questo invasivo biodigestore.
Prima iniziativa è quella di informare coinvolgere le popolazioni vicine, in special modo quella della confinante Otricoli, interessata direttamente dalla vicinanza dell’area con gli scavi della città romana di Ocriculum, forse più vicina di quanto non si sappia ancora.