Jac. Bru.
Si riduce sensibilmente la cifra lasciata in disponibilità degli anziani ospiti delle Case Famiglia di Spoleto. E’ quanto ha stabilito una delibera della giunta comunale approvata lo scorso 27 marzo e diventata esecutiva a partire da aprile. Un’operazione necessaria per il Comune, che serve a liberare preziose risorse economiche per far fronte alle crescenti domande d’aiuto che pervengono all’ufficio di cittadinanza.
Autonomia e assistenza – Gli ospiti della Case Famiglia comunali sono anziani autosufficienti. Le strutture nascono con l’intento di assicurare loro una “dimensione di vita autonoma, pur garantendo al tempo stesso un adeguato supporto assistenziale”. Questi ultimi sono quindi tenuti al pagamento di una retta mensile, in base alle loro disponibilità finanziarie. Tuttavia, fin dall’attivazione dei centri, dalle rette è sempre stata sottratta una cifra da lasciare in disponibilità agli anziani. Una sorta di “paghetta”, che permette loro di far fronte alle piccole esigenze quotidiane favorendone l’autonomia.
Taglio del 25% – Dal 2005 ad oggi questa “paghetta” era di 200 euro mensili, più altri 200 nel solo mese di dicembre, come una sorta di tredicesima. In totale gli ospiti della Case Famiglia potevano gestire da soli 2600 euro all’anno. Cifra che è stata ridimensionata dalla già citata delibera di giunta, che ha stabilito di tagliarla di un quarto, portandola dunque a 150 euro al mese (1800 annui).
Comune in crisi – “La decisione – si legge nel documento pubblicato all’albo pretorio online del Comune – è stata presa per far fronte alle forti difficoltà economiche che sta attraversando oggi il nostro ente, tenuto conto anche della difficilissima congiuntura economica che sta colpendo l’intera comunità, al fine della necessità di operare nel segno della massima equità sociale”.
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