“Il centro storico è invaso da centinaia di cassonetti di ogni foggia e colore, che invadono marciapiedi, restringono vie di transito, rendono l’aria maleodorante, attirano animali di ogni tipo, sono oggetto di frequenti atti vandalici, deturpano strade, piazze e facciate storiche”. Questa la denuncia di Daniele Mantucci, leader del centrodestra folignate, che ha esposto i fatti in una dettagliata interpellanza che verrà discussa in Consiglio comunale. “Foligno – scrive Mantucci – ormai, non è più il centro del mondo, né la città della Quintana, ma la città dei cassonetti. Le immondizie sono un prodotto inevitabile, anche se riducibile, della nostra organizzazione sociale. Tutti, però, si domandano come mai non si stia approfittando dei lavori di ripavimentazione e degli scavi connessi alla realizzazione delle sottoreti per installare vasche interrate di stoccaggio temporaneo dei rifiuti urbani, sull’esempio di quanto avviene in moltissime città italiane – rileva l'esponente dell'opposizione – soprattutto con riferimento alla raccolta differenziata. Dall’adozione di tale soluzione, deriverebbe, certamente, una maggiore tutela del’igiene pubblico e del decoro urbano, oltre ad una più efficiente organizzazione della raccolta differenziata, rispetto alla quale siamo in grandissimo ritardo. L’Assessore Elisabetta Piccolotti – evidenzia Mantucci nell'interpellanza – ha pubblicamente dichiarato, senza motivare, che la conservazione dei cassonetti “a vista” è stata una “felice” e precisa scelta della amministrazione comunale. Pertanto chiede di conoscere, in una prossima riunione del Consiglio comunale, le ragioni in base alle quali non si stia approfittando dei devastanti lavori di ripavimentazione del centro storico, per realizzare un sistema di contenitori porta-rifiuti interrati, dunque sostanzialmente invisibili, simili a quelli presenti in moltissime città italiane.