Jacopo Brugalossi
Con 16 voti favorevoli – l’unanimità visto che l’opposizione era uscita in blocco dall’aula prima della mezzanotte – il consiglio comunale di Spoleto ha approvato il nuovo regolamento delle mense scolastiche, che entrerà in vigore a partire da settembre 2013. E’ stata una discussione piuttosto veloce, complice anche l’ora tarda, con due soli interventi prima della votazione.
Chi non paga non si iscrive – Tra le novità introdotte dal nuovo regime ce n’è una in particolare che “rompe” di netto con il passato. Coloro che non saranno in regola con il pagamento dei pasti non potranno iscrivere i figli al successivo anno scolastico, a meno che non si “accontentino” dell’orario ridotto. Ecco quanto stabilito dal Comune, che fino ad ora si è sempre fatto carico di saldare al consorzio Abn, gestore del servizio di mensa nelle scuole, i debiti accumulati dagli utenti morosi. Una situazione che evidentemente si sta facendo insostenibile per le già martoriate casse dell’amministrazione, e che ora viene “scaricata” sui diretti interessati, le famiglie spoletine già messe a dura prova dalla crisi economica.
Tanti i morosi – Va detto, a onor del vero, che i pasti per i bambini delle materne e delle elementari andrebbero pagati addirittura in anticipo, tramite un “conto virtuale” a disposizione delle famiglie ricaricabile in banca o in tabaccheria. Per monitorare la situazione dei pagamenti e verificare se ci sono somme arretrate, inoltre, i genitori hanno a disposizione un apposito sito internet. Ma stando a quanto trapela, la percentuale dei morosi rimarrebbe molto significativa, costringendo ogni anno l’amministrazione a saldare la fattura puntualmente presentata da Abn per le somme non riscosse. Nel 2011/2012 ammontava a oltre 25mila euro (leggi qui), e difficilmente calerà per l’anno scolastico in corso. Da parte del Comune non verrà meno la disponibilità a “venire incontro” alle famiglie più disagiate – alcune delle quali già chiedono ed ottengono la possibilità di rateizzare il debito – ma molto spesso accade che gli sms e le lettere di sollecito rimangano del tutto inascoltate.
In vigore dal 2014 – Da domani, quindi, si volta pagina. Quella di settembre 2013 sarà l’ultima possibilità per gli utenti in ritardo coi pagamenti di iscrivere i propri figli a scuola senza complicazioni. A partire dal successivo anno scolastico, prima di completare le pratiche, dovranno aver necessariamente appianare i propri debiti entro la fine dell’estate, a meno che non decidano di passare all’orario ridotto che non prevede il pranzo. Il regolamento, tra l’altro, non indicherebbe una cifra minima al di sopra della quale scatta il provvedimento; in sostanza non ci sarebbe differenza se il debito è di 5 o 500 euro. Intanto, nei confronti di tutti i morosi, alle lettere di sollecito si aggiungeranno misure coattive di riscossione delle somme dovute.
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