E’ la riscossa degli studenti. La vendetta di quanti, per anni, hanno sostenuto una certa impreparazione di alcuni insegnanti. Senza possibilità alcuna di poterla dimostrare.
Chi non ha avuto mai a che fare con qualche supplente ‘ignorante’ o persino con qualche impacciato prof. di ruolo che, all'indomani di un difficile compito da svolgere a casa, non sapeva spiegarlo alla lavagna?
Fra i nostri ricordi il pianto dirotto di una insegnante spoletina di matematica o la smorfia di imbarazzo di quella sua collega 'pizzicata' ad acquistare un traduttore: docenti che non ci avrebbero messo cinque secondi a rifilarti un bel “3” sottolineato con l'odiata matitona rosso-blu!
Giustizia è fatta.
Il settimanale Panorama, infatti, ha selezionato alcuni test dal questionario Pisa-Ocse2006 e li ha proposti ad un campionario di docenti di materie scientifiche. Il risultato è stato a dir poco sconcertante: solo il 36%, ad esempio, ha saputo rispondere alla domanda “perché la fermentazione fa lievitare la pasta?” (risposta: perché si produce un gas, il biossido di carbonio). Non è finita. Le risposte esatte fornite dai prof. delle medie inferiori sono state più alte di quelle dei loro colleghi dei licei e istituti superiori.
Imbarazzato il ministro Fioroni che ha commentato la notizia annunciando che “si sta lavorando su un piano di aggiornamento degli insegnanti”.
In loro soccorso arriva Anna Pascucci, presidente dell’associazione nazionale docenti di scienze naturali “non sono ignoranti, hanno poco tempo per aggiornarsi: solo cinque giorni l’anno”. Più severo il giudizio di Giorgio Rembado (associazione presidi) che sollecita a ripristinare i concorsi: “l’assunzione attraverso lo scorrimento delle graduatorie non è un buon criterio. Se non selezioniamo i docenti non avremo la certezza di poter contare su un buon corpo docente”.
Il questionario fu sottoposto ad oltre quattrocentomila studenti di 57 Paesi e registrò gli italiani al 36.mo posto (primi su tutti la Finlandia). Si gridò allo scandalo.
Oggi la riscossa degli studenti, anche se dal sapore amaro.
Lunedì, quando riapriranno le scuole dopo le feste natalizie, certi insegnanti dovrebbero avere il coraggio di mettersi un bel “2” sul registro, non prima di aver indossato in aula una bella….maschera asinina!