Jacopo Brugalossi
Non devono aver preso lezioni esattamente da Arsenio Lupin i cinque malviventi che nel primo pomeriggio del 23 ottobre scorso hanno tentato un furto ai danni di un’abitazione sita nel comprensorio di Spoleto. La proprietaria dell’appartamento, infatti, ha udito distintamente tre di loro parlare in lingua straniera proprio di fronte alla porta d’ingresso, e li ha visti mentre tentavano di forzare le finestre del salotto e della cucina.
Immortalati col cellulare – Spaventata, ma per nulla in preda al panico, la donna ha avuto la prontezza di scattargli una foto col cellulare prima di far partire l’allarme che li ha messi in fuga, allertando poi il suo fidanzato – con lei in casa – che affacciandosi alla finestra è riuscito ad identificare il modello e le prime due lettere della targa dell’auto che li stava aspettando per la fuga. Grazie alle indicazioni fornite dall’uomo i carabinieri hanno rintracciato e bloccato nel giro di pochi minuti l’auto dei malviventi, una mercedes grigia vecchio modello, al cui interno c’era però solo una persona (gli altri erano presumibilmente fuggiti a piedi).
Traditi dalle loro stesse foto – L’atteggiamento visibilmente nervoso del sospettato, un giovane albanese di 25 anni, metteva subito in guardia i militari, che procedevano ad una accurata perquisizione del mezzo in seguito alla quale reperivano, oltre a vari documenti, anche una macchina fotografica senza scheda di memoria. Alcune foto però c’erano, e ritraevano in varie pose le stesse persone immortalate dalla donna col suo cellulare, vestite per giunta con gli stessi abiti scuri, oltre all’auto usata per tentare il furto. Confrontandole coi documenti ritrovati nell’auto e con la banca dati in loro possesso i Carabinieri risalivano velocemente alle identità di due dei componenti della “banda”, mentre proseguono le indagini per identificare gli altri due.
Processo rinviato – Per il fermato si sono aperte le porte del carcere. Il processo a suo carico avrebbe dovuto aprirsi ieri di fronte al pubblico ministero Roberta Maio e al giudice Daniela Caramico D’Auria, ma un’indisposizione del legale difensore nominato d’ufficio, l’avvocato Tiziana Stemperini del Foro di Spoleto, ha causato il rinvio dell’udienza al prossimo 20 febbraio.
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