“Deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e non di diversa natura”. E’ allarmante la situazione che la Polizia Provinciale di Perugia, impegnata in sevizi di controllo per la tutela ambientale sul territorio di Spoleto, ha notificato al Comune nel novembre scorso. La “discarica abusiva” a cielo aperto si trova nella zona industriale di Santo Chiodo, nei piazzali di pertinenza di una storica industria della città.
L’ordinanza – Essendo necessario, a termini di legge, provvedere alla rimozione e allo smaltimento di tutti i rifiuti e al ripristino dello stato originario dei luoghi, l’amministrazione ha emesso un’apposita ordinanza nei confronti del curatore fallimentare dell’azienda e all’amministratore unico, indicando una serie di provvedimenti da adottare al fine di evitare che i materiali in deposito possano costituire un pericolo per la salubrità dell’ambiente circostante.
Piano di smaltimento – In particolare, i destinatari dell’ordinanza dovranno inviare all’ufficio ambiente del Comune e all’Arpa un piano di smaltimento che indichi con precisione tutte le caratteristiche dei materiali in deposito, i quantitativi, le ditte incaricate della gestione, un cronoprogramma delle operazioni di smaltimento che parta dai rifiuti pericolosi e le misure che si intendono adottare per non arrecare danni all’ambiente. Entro 90 giorni dalla presentazione del piano i rifiuti dovranno essere fattivamente rimossi e smaltiti. Infine, entro 15 giorni dalla fine delle operazioni, un nuovo documento che attesti l’avvenuto smaltimento e ripristino dello stato dei luoghi dovrà essere inviato a Comune ed Arpa.
Verifiche su acque e sottosuolo – Ma c’è un’ultima fase, importantissima, che serve a completare l’iter di “bonifica”: quella delle verifiche sulle eventuali contaminazioni di suolo, sottosuolo e acque. Sarà ancora una volta l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale a programmare ed effettuare i campionamenti, coadiuvata dalla Polizia Provinciale di Perugia. La speranza è che i risultati non “portino a galla” sgradite sorprese. (Jac. Bru.)
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