Si arriverà forse ad una risoluzione definitiva per la tenuta dell'amministrazione comunale di Gubbio nella prossima seduta del consiglio che avverrà la prossima settimana, lunedì. Dopo la votazione a proposito della costruzione di una nuova farmacia, il gruppo di maggioranza ha deciso di incontrarsi per decidere il da farsi, e per cercare di compattare i consiglieri che la costituiscono. Durante la riunione si è stilata una sorta di road map, secondo la quale si potrà congelare la questione del settimo assessore, sciogliere l'ufficio di presidenza, riequilibrare i numeri in giunta, oltre a rivedere l'impianto tariffario. Fino a lunedì Michela Tinti di Sel rimarrà comunque autosospesa. Dopo l'ultima seduta, alcuni consiglieri avevano chiesto le dimissioni del sindaco Guerrini.
Le dichiarazioni di Smacchi – “Sto cercando di ricompattare il Partito democratico di Gubbio – ha detto il consigliere regionale Andrea Smacchi – affinché ogni singola persona svolga efficacemente il proprio ruolo, il ruolo che gli compete all’interno del Pd. Un altro problema consiste nel fatto che, fino ad oggi, molti hanno parlato esclusivamente a titolo personale. Ma da ora in poi, con l’insediamento dei tre nuovi coordinatori comunali, si è deciso di inaugurare un nuovo metodo di comunicazione incentrato sulla diffusione di comunicati stampa ufficiali”. E ci sarebbero voci secondo le quali, dopo l'avvicinamento a Smacchi di Pecci e Di Benedetto, sia proprio il consigliere comunale a rappresentare il futuro nuovo candidato per lo scranno di primo cittadino eugubino. “Il fatto che si parli di me come possibile futuro sindaco di Gubbio mi lusinga non poco ed è un attestato di riconoscenza nei confronti del mio operato politico. Tuttavia il Pd di Gubbio ha investito sulle capacità di un sindaco giovane come Diego Guerrini, che amministrerà la città per l’intera legislatura”.
Servizi sociali – Intanto Capannelli e Pierotti hanno presentato un'interrogazione al consiglio a proposito dell'esclusione del comune di Gubbio dalla zona 7 per la fornitura dei servizi sociali, che comprende Gubbio, Gualdo Tadino, Fossato di Vico, Sigillo, Costacciaro, Scheggia-Pascelupo. Il confronto è quello con Marsciano e Assisi, attivi invece in tal senso. Si parla di “mancata copertura, l’interruzione, del servizio sociale pubblico in tre Comuni dell’ambito territoriale n.7”, per cui i consiglieri chiedono “le motivazioni per cui quasi tutti gli indirizzi adottati dalla Conferenza di zona sono stati completamente disattesi dal capofila provocando, ai Comuni associati, una sofferenza tale da “costringerli” a chiedere la messa in mora dell’Ufficio del Piano sito negli uffici del servizio sociale di Gubbio; le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione comunale ad attendere la scadenza del contratto di collaborazione del responsabile sociale di zona sostituendo la figura con il dirigente del Comune di Gubbio; quali sono le azioni che l’amministrazione comunale ha intrapreso per cercare di tamponare e recuperare la gravissima situazione che si è creata nei servizi sociali; quali azioni intende intraprendere nell’immediato futuro per finalmente attuare il Piano Sociale di zona e garantirne i servizi”. (Ale. Chi.)
Riproduzione riservata