Claudio Bianchini
Dove avrà sede ancora non è stato deciso, ma intanto si sa già che vi lavoreranno sei dipendenti, tra i quali un direttore generale ed un operatore di sportello. Dovrebbe nascere – se tutto andrà come previsto – entro il 2013 e aderirà alla Federcasse, l’istituto che raggruppa tutte le banche di credito cooperativo italiane. E’ questo – in estrema sintesi – l’identikit della nuova Banca di credito cooperativo di Foligno, presentata ufficialmente questa mattina nell’ufficio dell’avvocato Paolo Spacchetti. “E’ proprio in questa fase che occorre una banca di questo tipo – ha esordito il presidente Sergio Filipponi – una banca del popolo e per il popolo che per legge deve reinvestire sullo sviluppo economico del territorio, senza fare speculazioni finanziarie. In questo modo gli investitori sono i proprietari dei propri soldi e non i bancari”. Il dado è tratto quindi, e parte subito l’invito/appello alla cittadinanza per la sottoscrizione: per adesso non occorrerà metter mano al portafoglio, si potrà diventare soci fondatori sottoscrivendo una promessa d’acquisto. La quota minima è di due azioni, pari a mille euro di investimento. Per società di persone, società di capitali, società cooperative – così come consorzi ed enti pubblici e privati – l’impegno base sarà di 10 azioni pari a 5mila euro. L’impresa è ardua, si dovranno infatti collocare 10mila azioni per toccare la cifra record di 5milioni di euro. Una volta raggiunta la soglia prevista – il comitato ipotizza entro la primavera di quest’anno – i sottoscrittori saranno chiamati a versare la somma indicata poi, una volta concluse le operazioni di adesione si nomineranno i dirigenti e si chiederà l’autorizzazione alla Banca d’Italia per le iscrizioni necessarie all’avvio dell’attività. Se per qualche motivo l’operazione non dovesse andare in porto il denaro versato sarà restituito con tanto di interessi. Gli interessati hanno a disposizione, per ogni chiarimento ed informazione sull’operazione, il sito www.comitatobancadifoligno.it che verrà costantemente aggiornato. Tra i vantaggi per i futuri soci: l’offerta di prodotti e servizi a condizioni favorevoli, rapidità di risposta alla richiesta di mutui e trattamenti migliori nei conti correnti, azioni che si rivalutano nel tempo e possibilità di usufruire di eventuali convenzioni ed agevolazioni commerciali con enti e strutture del territorio. Attenzione però: c’è tempo sino 16 dicembre di quest’anno. L’istituto opererà non solo a Foligno ma anche nei nove comuni del comprensorio: Bevagna, Spello, Trevi, Montefalco, Valtopina, Nocera Umbra, Sellano, Visso e Serravalle del Chienti. Il presidente che verrà eletto percepirà uno stipendio minimo e non avrà né auto di servizio né autista, mentre i consiglieri dovranno accontentarsi di un gettone di presenza. “Fondare una banca – è stato sottolineato dai promotori – è come costruire un ospedale, una scuola, un ufficio postale. La banca che vogliamo non è un centro di potere per poche persone, ma un motore economico a disposizione di tutti e per tutti, che aiuterà il comprensorio folignate a crescere e credere nel futuro. Per ogni cittadino è un onore, un gesto di orgoglio, dignità e sensibilità”.