Pochi giorni fa’ si è spenta la ultracentenaria bevanate Ope Sensidoni, nata il 21/12/1911. “Un esempio di longevità che a Bevagna non è certo raro – afferma il sindaco Analita Polticchia, ma in questo caso il commosso ricordo si lega a una caratteristica tutta bevanate che è quella della tradizione di mettere nomi storici e inusitati ai figli. La nostra concittadina Ope era sposata a Saturno e l’eccezionalità di questo connubio di nomi non è passata inosservata ai visitatori e alle guide turistiche più attente che spesso li citavano quale esempio della curiosa tradizione bevanate”.
Ope, antichissima divinità sabina, poi assimilata dai Romani, era il nume tutelare delle campagne ed era sposata a Saturno, divinità suprema del creato.
“Ope e Saturno, sono inclusi nella ricca lista di nomi inusuali che raccontano la tradizione bevanate che di recente è stata narrata nei libri di due autori bevanati, Carlo Antonio Ponti, noto scrittore e critico d’arte e Cesira Nardi, famosa per le sue poesie in dialetto bevanate. Un pezzetto di storia se ne è andata – continua il sindaco -, ma spero che a Bevagna si rinvigorisca questa meravigliosa tradizione che ci distingue e ci identifica nel panorama territoriale”.