Una città imbullonata, ovvero legata insieme dall’ultimo bullone, anche se un po’ arrugginito. È la copertina di “Sotto la ruggine”, un libro di Gian Luca Diamanti, edito da Intermedia di Orvieto, in libreria in questi giorni. È, come dice il sottotitolo, una “piccola guida di una città industriale in tre storie”, che cercano di restituire un’anima alle radici d’acciaio di una città speciale. Una città che, nel Novecento, ha vissuto storie uniche e straordinarie. Come quelle della primissima industrializzazione a cavallo tra XIX e XX secolo, con protagonisti giovani immigrati, donne operaie, agitatori politici, avventurieri. Oppure di poeti “indigeni” che non sopportavano i cambiamenti e l’inquinamento e cercavano di allontanarsi dalla città, o di farla tornare come era prima. Infine, facendo sempre ricorso ad una narrazione collettiva, “Sotto la ruggine” racconta le storie della seconda guerra mondiale e dell’immediato dopoguerra fino ai licenziamenti del ’53, cercando di entrare nell’animo dei personaggi e – solo attraverso di loro – in quello dei fatti e dei luoghi.
Un libro, dunque, che mescola cronaca e fantasia, cercando di ricomporre così una mappa narrante della città. I tre racconti di “Sotto la Ruggine” s’intitolano: “Con l’anima di fuori, ovvero la storia di Emma e Gildo”, “Le strade che portano via, ovvero la storia di Fulvio e Anastasio”, “La bicicletta del celerino, ovvero la storia di Spartaco”.
Sotto la ruggine” sarà presentato sabato 22 dicembre, alle ore 17, nella sala del Centro Guglielmi, in via della Fontanella 29 a Terni
“Sotto la ruggine”, Terni raccontata da Gian Luca Diamanti
Mer, 19/12/2012 - 11:25