Aggiornamento delle 18.40 – sono di un uomo i resti del corpo trovato nella tarda mattina di oggi fra i boschi di Spoleto e Giano dell’Umbria, in località Fosso Fontana, da alcuni cacciatori impegnati in una battuta. Di più però, almeno per ora, non è dato sapere. Le condizioni del corpo, in avanzato stato di decomposizione, non hanno consentito al medico legale, intervenuto sul posto insieme al sostituto procuratore Albano e al capitano dei carabinieri Rufino, di poter neanche ipotizzare il periodo del decesso. Per quello che è stato possibile accertare si escluderebbero però segni di violenza, segno che il poveretto è deceduto per cause naturali. Sarà quindi l’esame autoptico, programmato per lunedì prossimo, a fornire altre informazioni preziose per cercare di risolvere il ‘caso’. Solo dopo i risultati si valuterà se comparare il dna del poveretto con i familiari di alcune persone scomparse in Umbria. E’ evidente che il pensiero di tutti è andato a Massimiliano Mirabella, il 46enne scomparso il 25 agosto scorso da Morcicchia, frazione di Giano dell’Umbria distante sei chilometri in linea d’aria da Fosso Fontana. Ma al momento, come dichiarato dagli investigatori, non c’è alcun riscontro oggettivo che si tratti proprio di lui.
Amara sorpresa questa mattina per un cacciatore che durante la sua passeggiata nei boschi, si è trovato di fronte al cadavere di una persona in avanzato stato di decomposizione. Il ritrovamento è avvenuto in località Fosso Fontana proprio al confine tra i comuni di Spoleto e Giano dell'Umbria, nei pressi del cimitero di Monte Martano, per la precisione tra Colle Pelato e la grotta delle Streghe.
L'uomo, dopo la macabra scoperta, ha immediatemente allertato i Carabinieri che, già sul luogo del ritrovamento, stanno cercando di risalire all'identità del corpo. Le forze dell'ordine, al momento non sono ancora in grado di stabilire se si tratti di un uomo o di una donna, date le condizioni dei resti detoriorati dagli eventi atmosferici e dagli animali selvatici.
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