L’Istituto comprensivo di Montefalco è impegnato da anni in progetti rivolti alla tutela dell’ambiente, e stato naturale quindi rispondere alla sollecitazione ricevuta dal concorso “Uso & Riuso” indetto dal “Consorzio obbligatorio per le batterie al piombo esauste ed i rifiuti piombosi” indirizzato agli insegnanti e agli studenti di tutte le scuole secondarie di primo grado. Il concorso “Uso e Riuso” – ovvero “I rifiuti tra memoria e futuro” ha inteso stimolare il mondo della scuola a guardare, registrare e raccontare il problema dei rifiuti e la sua storia, per accompagnare le giovani generazioni a capire cosa sia accaduto all’ambiente con la industrializzazione e con la crescita dei consumi. I ragazzi della scuola Secondaria di primo grado di Montefalco si sono impegnati nella progettazione e costruzione di un video, in cui hanno ripercorso la storia dei rifiuti riguardo al loro paese, con la consulenza del professor Gambacurta, che si occupa in particolare della storia di Montefalco. L'indagine sul territorio è continuata attraverso interviste, prima alle istituzioni, nella persona del Sindaco, e poi attraverso le parole dei cittadini montefalchesi. I ragazzi si sono resi conto dell'importanza della raccolta differenziata e soprattutto del percorso che rimane da fare per estenderla consapevolmente a tutti. Il messaggio finale è stato “Il minimo battito d'ali di una farfalla…”, intendendo affermare con questa frase che tutte le azioni, anche la più piccola, che ognuno compie per l'ambiente può una conseguenza positiva o negativa e che solo la collaborazione, la cooperazione e la sensibilità di tutti potrà salvare il nostro pianeta. Il lavoro è stato svolto nell’anno scolastico 2011-2012, coordinato dalla prof.ssa Gabriella Del Zotto, con la regia video affidata a Graziano Petrini e sostenuto dall’allora preside Mirella Palmucci. I ragazzi si sono classificati al primo posto, dopo una prima selezione a livello regionale, secondi a livello nazionale selezionati questa volta tra i quaranta migliori video. Il premio totale è cospicuo, pari a 35mila euro, che la scuola potrà impiegare per l’acquisto di materiali ed attrezzature destinate alle attività didattiche.