Claudio Bianchini
Non si tratta di un vero e proprio terremoto politico, ma sicuramente seguiranno scosse – o meglio, scossoni – di assestamento nelle fila del centrosinistra folignate. Questa mattina il presidente del Consiglio comunale ha reso nota ai capigruppo, la sua volontà di rassegnare le dimissioni: lascerà non soltanto la poltrona più alta del Palazzo Comunale ma anche il suo scranno consiliare sul quale finirà Sergio Loreti primo dei non eletti del Partito Democratico. Una notizia che ha sorpreso molti, anche perchè il ruolo sino ad oggi portato avanti da Gentili, non è stato certo facile, in uno dei Consigli comunali più turbolenti d'Italia. Ai capigruppo riuniti in conferenza questa mattina, ha spiegato che la scelta è stata presa soltanto in ragione di motivazioni personali e lavorative. L'ultima seduta che presiederà sarà quindi quella in calendario per giovedì prossimo 15 novembre, poi il timone passerà all'attuale vicepresidente Francesco Maria Mancia, esponente del PDL. E adesso la maggioranza che sostiene Mismetti dovrà trovare la quadra per indicare una nuova guida della massima assise cittadina. Si prevedono lotte intestine e bracci di ferro tra le due anime dell'ex Ds e l'ex Margherita, alla quale apparteneva Gentili. Tra i papabili viene accreditato l'attuale capogruppo del Partito Democratico, Giovanni Patriarchi ma ci sarebbero già diverse resistenze e veti incrociati. Basti ricordare che per eleggere Gentili – nel 2009 – furono necessari due giorni di lavori e ben 11 votazioni…
Ieri mattina il presidente del Consiglio Comunale, Sergio Gentili, ha ufficialmente annunciato alla Conferenza dei Capigruppo la sua volontà di dimettersi. Rassegnerà le dimissioni – per ragioni personali e di lavoro – nel corso della prossima seduta consiliare di giovedì 15 novembre. Una decisione a sorpresa, che ora rischia di sconquassare equilibri interni alla maggioranza di centrosinistra. Già l’elezione di Gentili scatenò una guerra intestina tra le anime della coalizione Mismetti: la prima seduta – il 2 luglio 2009 – terminò intorno alla mezzanotte, con un nulla di fatto. Soltanto la mattina successiva, all’undicesimo tentativo, uscì la fumata nera. Sarà complicato sostituire un esponente della componente ‘ex Margherita’ vicino all’onorevole umbro Gianpiero Bocci. In ogni modo, martedì 27 novembre il Consiglio comunale tornerà a riunirsi e dovrà scegliere il suo nuovo presidente. Nel frattempo la gestione dell’assemblea passerà al vicepresidente Francesco Maria Mancia, del Popolo della Libertà. Sullo scranno lasciato libero andrà a sedersi Sergio Loreti, primo dei non eletti nelle liste del PD. Ma le grandi manovre sono già cominciate: voci di corridoio danno in pole position il capogruppo piddino Giovanni Patriarchi, dopotutto ci sono precedenti come quelli di Orlando Rocchi, Paolo Trenta e Stefano Mattioli. In questo caso però si aprirebbe un nuovo fronte, la scelta di una nuova guida per il gruppo. I bene informati parlano di Paolo Gubbini, ma nella rosa dei papabili qualcuno inserisce anche Alessandro Borscia vicesegretario cittadino nonché ex margheritino. Ma Graziano Angeli non starà certo a guardare: è il ‘consigliere anziano’ – quello che ha riportato più voti di tutti – fu lui infatti a presiedere le prime sedute della legislatura Mismetti, è stato il leader dei cosiddetti ‘dissidenti’ ed ora referente del circolo folignate per Matteo Renzi. I patti erano chiari: sindaco, capogruppo e segretario di partito agli ex Ds, la presidenza del Consiglio comunale in quota ex Margherita. Patti chiari, amicizia lunga: e c’è da credere che gli ex margheritini non cederanno tutto così facilmente. Da registrare un altro colpo di scena: il nuovo capogruppo del PSI è Roberto Ciancaleoni, primo dei non eletti in Consiglio regionale, che dal 2 novembre ha sostituito Emiliano Belmonte.