Aggiornamento ore 20.50 – La problematica legata alla messa in sicurezza dell'area non ha lasciato indifferente il sindaco di Terni che ha raccolto le segnalazioni dei politici e dei cittadini, esasperati da un'area ai limiti della decenza e poco sicura. Oggi pomeriggio Leopoldo Di Girolamo ha firmato un'ordinanza in cui fissa un ultimatum all'azienda titolare dell'area. Nel provvedimento amministrativo viene evidenziato che l'edificio è ormai da tempo ritrovo di tossicodipendenti e di persone senza dimora. Ingenti le quantità di rifiuti abbandonati, compresi quelli pericolosi come le siringhe usate. Uno stato di degrado segnalato dai residenti della zona, dalle forze dell'ordine e che nei giorni scorsi era stato oggetto anche dei lavori della Comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico. L'ordinanza prevede la rimozione dei rifiuti, la derattizzazione e disinfestazione, il ripristino dalla ricinzione dell'area, la tamponatura degli accessi all'edificio, la collocazione dei chiusini che sono stati asportati in quanto le aperture costituiscono un grave pericolo in caso di accesso e ispezione dell'area. Se la società proprietaria dell'area non interverrà entro 15 giorni dalla notifica dell'atto, sarà il Comune ad intervenire direttamente addebitando ogni spesa alla società medesima.
Claudio Pace
Apprendo con viva soddisfazione l’interessamento del prefetto e dell’assessore Bencivenga del comune di Terni sulla questione in oggetto che non era possibile continuare a ignorare e che era stato oggetto della mia interrogazione all’ultimo consiglio di circoscrizione. Questa istituzione, pur essendo considerata la cenerentola delle istituzioni locali, ha dimostrato nei fatti di essere assai vicina ai cittadini e ai problemi del quartiere, ai quali da sola non riesce a dare che risposte parziali ma riesce almeno a farsene portavoce e a suggerire tal volta soluzioni concrete. Problemi di sicurezza vanno segnalati anche in altri parcheggi come quello di via Castello abusivamente gestito da extracomunitari che hanno ormai preso il controllo del territorio nella rassegnazione dei cittadini che stanno purtroppo abituandosi a convivere con questo degrado che le istituzioni locali, pur in tempi di ristrettezze economiche, dovrebbero affrontare distribuendo meno discutibili premi di merito ai soliti noti e più risorse per la sicurezza della città.
Ai Pendolari, ai residenti e ai cittadini di passaggio, la questione sicurezza e il decoro urbano rischiano di apparire fuori controllo mentre immagino le maggiori di difficoltà che ci saranno quando invece che il prefetto di Terni sarà il prefetto di Perugia a doversi occupare di questi problemi. Per questo motivo, in questo residuo di tempo che rimane all’attuazione del decreto ammazza province, invito le forze politiche ternane e umbre a considerare, in questa autentica zona cesarini delle autonomie locali, non solo la strada del riequilibrio territoriale interno alla regione che fino ad adesso non ha portato ad alcun risultato, ma l’inserimento della provincia di Rieti in quella di Terni cosa che permetterebbe ai reatini di avere molto più vicini i servizi provinciali e di poter sviluppare meglio e sotto il marchio Umbria quella parte fondamentale del loro sviluppo turistico che è il cammino di San Francesco.
(*) consigliere prima circoscrizione Terni Est Coordinatore MRN Umbria
