“Esponente di primo piano della vita politica e cittadina, ha rappresentato per molti aspetti una generazioni di italiani, testimoni e protagonisti della più complessa e drammatica stagione dell'Italia unita”: con queste parole il sindaco di Cittá di Castello Luciano Bacchetta saluta Armando Lombardi, a poche ore dalla scomparsa, ricordandone “la tempra umana, che ha saputo mettere a disposizione della comunità, impegnandosi nel mondo della scuola di cui fu stimato dirigente e nella guida di importanti istituzioni cittadine tra cui l'ospedale, l'Opera Pia Muzi Betti, l'Assemblea dei soci della Fondazione Cassa di Risparmio. In questo momento di cordoglio, esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia, sottolineando la lunga militanza di Armando Lombardi nell'ambito del volontariato, il particolare come presidente dell'Aucc. Pluridecorato e assertore senza infingimenti della propria vicenda militare, ha raccontato questa storia, scritta anche da lui, in alcuni dei molti volumi di cui fu autore. Ci lascia un esempio di vivacitá intellettuale e di una coerenza, non sempre facile, a cui non ha mai abdicato”.
Armando Lombardi ha ricoperto anche il ruolo di Gran rappresentante del Grande Oriente d'Italia. Fu uno dei pochi reduci pluridecorati della battaglia di El Alamein dove fu fatto prigioniero. Al suo ritorno in Italia divenne docente e poi preside di una scuola media e del liceo linguistico «Elia Volpi». Divenne anche presidente del consiglio di amministrazione dell'”Ente Opere pie” e poi di quello dell'Ente ospedaliero.