“Sconcerto e forte preoccupazione” è stata manifestata dai presidenti delle Regioni Umbria, Toscana, Emilia Romagna e Veneto per l’esclusione del progetto preliminare per la realizzazione dell’autostrada Mestre-Orte-Civitavecchia dall’ordine del giorno della prossima riunione del CIPE, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, convocato per domani, venerdì 26 ottobre.
I presidenti Catiuscia Marini (Umbria), Rossi (Toscana), Errani (Emilia Romagna) e Zaia (Veneto) hanno espresso il loro formale disappunto inviando una lettera congiunta ai Ministri dello Sviluppo economico, Corrado Passera, della Coesione territoriale, Fabrizio Barca, al vice Ministro delle infrastrutture, Mario Ciaccia ed alla Struttura tecnica di missione per la Legge Obiettivo dello stesso Ministero delle infrastrutture, ricordando come in occasione della riunione del pre-Cipe, svoltasi a Palazzo Chigi lo scorso 11 ottobre, “era stato assunto l’impegno che il progetto preliminare del corridoio di viabilità autostradale Civitavecchia-Orte-Mestre, sarebbe stato sottoposto alla prossima riunione del Cipe”.
Una decisione – affermano i quattro presidente – che “suscita forte preoccupazione e la nostra più ferma disapprovazione in quanto, a partire dal Protocollo d’intesa Stato-Regioni dell’11 novembre 2004 e poi sulla base dei numerosi atti che sono stati successivamente definiti, si era concordemente stabilito che tale opera, di preminente interesse nazionale, dovesse finalmente avviare, dopo numerosi rinvii, il complesso percorso per la definizione dell’iter progettuale, condizione indispensabile per la sua effettiva realizzazione”. “Nell’interesse delle nostre comunità regionali e del Paese – proseguono i quattro presidenti – intendiamo ribadire l’assoluta necessità di procedere all’immediata approvazione del progetto preliminare del Corridoio di viabilità autostradale Dorsale Centrale Civitavecchia – Orte – Mestre, tratta E45-E55, per il quale da tempo sono state congiuntamente affrontate e risolte in sede istruttoria, con i numerosi soggetti istituzionali coinvolti, tutte le necessarie problematiche di carattere tecnico”.
“Data l’estrema gravità della situazione, chiediamo un immediato riscontro positivo a questa nostra richiesta, confidando in un forte e decisivo impegno del Governo per superare l’attuale fase di stallo, in assenza del quale – scrivono i presidenti -, ci riserviamo di intraprendere le più idonee iniziative, insieme a tutte le altre istituzioni interessate ed alle forze economiche e sociali, al fine di tutelare gli interessi delle nostre comunità che attendono da troppo tempo segnali concreti e tangibili che testimonino – conclude la lettera – l’effettivo avvio del percorso che dovrà condurre alla realizzazione dell’opera”.