Si terrà a Visso sabato prossimo, presso la sede del Parco, il convegno sulle Nuove forme di turismo, sentieristica e sostenibilità ambientale nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Un argomento, quello del turismo all’aria aperta, che suscita un interesse crescente e che si pone come elemento di traino per il rilancio dei territori montani ricompresi nei parchi nazionali.
La giornata di studi e lavori, organizzata da Confindustria Macerata, sezione turismo, avrà inizio alle 9.30 con la presentazione del Professor Gian Luigi Corinto dell’Università di Macerata che poi coordinerà gli altri interventi. Aspetti ambientali, socio culturali ed economici saranno esaminati da Pietro Talarico, dirigente della Regione Marche, da Norberto Tonini del Comitato Mondiale etica del turismo (UNWTO), dal Professor Marco Giovagnoli dell’Università di Camerino, dai Professori Enrico Nicosia e Chiara Vizzi dell’Università di Macerata. Stefania Ghergo, presidente di Confindustria turismo di Macerata, concluderà gli interventi della mattinata analizzando il delicato rapporto tra sviluppo sostenibile e sviluppo di impresa turistica.
Dopo il buffet – curato dal Club di Prodotto delle Bandiere Arancioni – verrà presentato il caso studio sui sentieri del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. La Dottoressa Maria Laura Talam presenterà le iniziative del Parco per il turismo sostenibile, mentre il Dottor Franco Tassi illustrerà il nuovo sistema dei percorsi del Parco: una fitta rete di sentieri, la cui segnatura sarà ultimata entro la prossima primavera, che arricchisce la già ampia offerta turistica del territorio del parco. Un lungo percorso di trekking servito da rifugi escursionistici (il Grande Anello dei Sibillini), una serie di percorsi in mountain bike ed una ricca offerta per famiglie costituita dai Sentieri Natura a cui si sono aggiunti quest’anno i 17 Percorsi Escursionistici, itinerari di montagna pi impegnativi pensati per soddisfare ogni esigenza.
Il convegno si chiuderà nel pomeriggio con l’intervento del Direttore del Parco, Franco Perco, cui sarà affidata la riflessione finale sulla conservazione della natura, compito complesso che i parchi nazionali sono chiamati ad assolvere.