Sara Minciaroni
Aggiornamento del 24 Ottobre
Per ora nessuna retromarcia, il convegno si farà – Nonostante il malumore diffuso in merito alla manifestazione e, salvo colpi di scena di queste poche ore, che separano dall'inizio del convegno, che si terrà all'Hotel Brufani (luogo da dove novant'anni fa la Marcia su Roma prese inizio), tutto si svolgerà come da programma senza alcuna retromarcia da parte degli organizzatori. Il sindaco Boccali ha comunque appena confermato che in queste ore si riunirà il Comitato per l'Ordine pubblico e la sicurezza della città, proprio per evitare che l'atmosfera rovente che si è creata possa sfociare in disordini. “Non è possibile vietare un convegno storico, se di questo si tratta”, ha spiegato amareggiato Boccali, “abbiamo comunque inoltrato formale richiesta a questore e prefetto per essere certi che abbiano tutte le autorizzazioni del caso”. Intanto dopo le dichiarazione del consigliere regionale Lignani Marchesani anche la presidente della giunta regionale Catiuscia Marini ha preso posizione.
Le dichiarazioni della Governatrice Marini – “E’ gravissimo che qualcuno pensi di celebrare l’anniversario della Marcia su Roma, che dette sostanzialmente origine al ventennio della dittatura fascista, caratterizzata dalla abolizione delle libertà democratiche, dalla persecuzione degli oppositori e degli ebrei e culminata nell’intervento al fianco dei nazisti nel conflitto mondiale, conclusosi con la rovina e la devastazione del nostro Paese”. E’ quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, secondo la quale l’evento della marcia su Roma, e tutto ciò che ne seguì, va letto in chiave storica affinché nulla di ciò abbia più a ripetersi, e non certo alla gloria di festeggiamenti . Peraltro mi risulta non essere stato ancora sospeso il reato di apologia del fascismo, di cui l’evento annunciato a Perugia, con pubblici manifesti, sembra avere tutte le caratteristiche. L’Umbria che ci piace invece ricordare e celebrare è quella terra civile e democratica che ha contribuito alla liberazione dal fascismo; l’Umbria degli intellettuali antifascisti; l’Umbria dei 40 martiri di Gubbio; dei contadini e degli operari che diedero un contributo silenzioso alla resistenza civile, alle forze anglo-americane ed alle formazioni partigiane; l’Umbria dei frati del Sacro Convento di Assisi o di Padre Aldo Brunacci che a rischio della loro vita nascosero gli oppositori al nazifascismo e gli ebrei, salvandoli dal folle sterminio di massa; o ancora l’Umbria delle città bombardate e distrutte. Sono certa che le autorità competenti preposte alla vigilanza dell’ordine e della sicurezza pubblica esamineranno con la dovuta attenzione la legittimità di un tale evento. Personalmente, quindi, ritengo che questa iniziativa sia in totale contrasto con la storia e la coscienza civile dell’Umbria e di tutto il Paese e che non possa essere ammantata quale evento di studi storici, sulla base di un assurdo ideologico revisionismo e che, pertanto non abbia a svolgersi “.
Diego Guerrini – sindaco di Gubbio: “Gubbio porterà per sempre i segni di una strage che ha significato dolore e morte per tante famiglie eugubine e mi riferisco all'eccidio dei 40 Martiri. Quello che sta accadendo e' a dir poco spregevole. La nostra città- sostiene Guerrini in una nota – è stata segnata da troppa sofferenza per rimanere in silenzio di fronte a chi vuole rievocare un passato ancora troppo doloroso “.
————————————-
Aggiornamento dell 16.00
Primo era stato il consigliere comunale Prc Emiliano Pampanelli a sollevare la questione con un' interpellanza aveva chiesto la rimozione immediata dei manifesti che pubblicizzavano l'iniziativa appellandosi alla legge 20 giugno 1952, n. 645. Anche detta Apologia del Fascismo, la legge all'art. 4 sancisce il reato commesso da chiunque “faccia propaganda per la costituzione di un' associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista”, oppure da chiunque “pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”.
Da questa iniziativa di Pampanelli si è scaturito un vero e proprio “caso” tanto che a condannare l'iniziativa prevista per questo fine settimana sono stati i massimi esponenti politici della regione. Unica voce fuori dal coro quella del consigliere regionale PdL Lignani Marchesani. Questo pomeriggio il sindaco Wladimiro Boccali, dopo una già durissima nota nelle scorse ore ha inviato al prefetto Cardellicchio e al questore d' Angelo formale richiesta per impedire lo svolgimento della manifestazione.
Venerdì la riunione del comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico – Si deciderà in questa sede se il convegno potrà tenersi oppure se visto il clima teso e i possibili problemi di ordine pubblico che questo potrà creare sarà annullata.
Il comitato pro 90° anniversario dalle Marcia su Roma – Ha in queste ore diffuso una nota in cui spiega di essere “un sodalizio apartitico ed apolitico” con l'unico intento di portare avanti un “convegno di studi storici”, ma non solo nella nota invitano il sindaco Boccali e gli esponenti Prc Vinti e Pampanelli ha partecipare al convegno: ” Il Comitato ha deciso di affidare loro una relazione dal titolo ' I socialisti e i comunisti umbri nei giorni dell’insurrezione fascista'. La loro tesi sarà pubblicata integralmente negli atti del convegno e per tale motivo è stato richiesto di corredarla con una apposita bibliografia e, soprattutto, con note archivistiche atte a evidenziare la scientificità del percorso ricostruito. Entrambi i relatori riceveranno 30 Euro come 'gettone di presenza' “.
La risposta di Pampanelli – All'offerta di partecipazione al convegno Pampanelli risponde così : “Non sono un professore, sono un metalmeccanico e il 27 sarò a Roma a manifestare contro il govenro Monti, non accogliamo certe provocazioni”.
Andrea Lignani Marchesani – Pdl : La Marcia su Roma, di cui quest'anno ricorre il 90esimo anniversario (e per di più partita, come noto, da Perugia), è stata un momento importante della storia patria e non la si può certo mettere 'tra parentesi', così come non si può certo negare l' ampio consenso avuto dal fascismo nell'Italia degli anni '20-'30 dello scorso secolo: questo il tema di un convegno che a giorni si terrà a Perugia. La levata di scudi di esponenti della sinistra al riguardo è assolutamente sopra le righe, perchè crea un inutile clima di tensione e prevarica proprio quel pensiero democratico di cui detti politici si sentono depositari''. Lo afferma il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Pdl), secondo cui ''vietare la manifestazione sarebbe un vero e proprio vulnus democratico''.
————————————————————–
E’ previsto per sabato e domenica prossimi l’evento “della discordia”, ovvero il convegno nazionale per i 90 anni dalla Marcia su Roma, evento che permise la definitiva ascesa al potere di Benito Mussolini e segnò l'inizio dell'era fascista, per il quale gran parte del mondo politico ed istituzionale si è scandalizzato, ma gli organizzatori minimizzano “è un’esagerazione pensare che sia una manifestazione politica. Porteremo le nostre famiglie e sarà un’occasione per una vacanza a Perugia”, dice il responsabile culturale ai microfoni dell’Ansa. Ma, proprio, la politica non è della stessa opinione:
Wladimiro Boccali – sindaco di Perugia: ''Che qualcuno organizzi a Perugia una sorta di pantomima celebrativa della Marcia su Roma – ha detto il primo cittadino – potrebbe sembrare grottesco, se non fosse, prima di tutto, politicamente disgustoso''.
Marco Vinicio Guasticchi – Presidente della Provincia di Perugia “Siamo perfettamente il linea con quanto affermato dal presidente Anpi – spiega il Presidente della Provincia – di invitare i cittadini e le Istituzioni a condannare ed isolare ogni manifestazione che esalti eventi come la marcia su Roma. Noi siamo sempre in prima linea per enfatizzare e diffondere il rispetto della legalità a partire dal nostro progetto 'Lo Stato siamo noi' che vuole agire, anche e soprattutto, nei contesti scolastici per infondere questo rispetto nelle giovani generazioni”. “Voglio esprimere – conclude Guasticchi – piena solidarietà all'Anpi e sottolineare la nostra ferma condanna di episodi che vogliono ricordare pagine terribili della nostra storia”.
Cgil e Anpi – ''Feriti e costernati dal fatto che per le strade di Perugia siano stati affissi manifesti che ricordano la Marcia su Roma'' si sono detti Francesco Innamorati e Mario Bravi, di Anpi (Associazione nazionale partigiani d’ Italia) e Cgil Umbria, annunciando per sabato prossimo un presidio antifascista in corso Vannucci, al quale aderirà ''con convinzione'' anche il Pd umbro.
Lamberto Bottini – PD: ''Si tratta di una provocazione di cattivo gusto che oltraggia la Costituzione e offende la memoria della Resistenza''
Walter Verini – Deputato PD: Mentre il deputato del Pd Walter Verini ha annunciato che intende interessare il ministero dell' Interno, sottolineando che l'iniziativa ''prevede la presenza di nostalgici, neofascisti, estremisti di destra e sigle che rievocano pagine terribili della storia italiana''.
Damiano Stufara – PRCI “Vanno fermati – spiega il capogruppo Prci. Fds alla Regione- una rievocazione che celebra la data che, nel corso del ventennio, divenne il punto di riferimento per il conto degli anni secondo ‘l’era fascista’, non può essere tollerata. Per questo ritengo che sussistano tutti gli elementi affinché le autorità competenti adottino le necessarie disposizioni per impedire un simile raduno. Il presidio antifascista indetto da Anpi e Cgil per sabato 27 ottobre a Corso Vannucci, a cui esprimo la mia adesione, ci ricorda inoltre che i luoghi pubblici su cui vigilare non sono solo quelli delle istituzioni, ma in primo luogo i muri e le strade dove vive la nostra comunità regionale».
Oliviero Dottorini – IDV: “L’unica marcia che la nostra Regione deve sostenere è quella per la pace e per i diritti degli uomini, che quest’anno si svolgerà a Gerusalemme proprio a partire dal 27 ottobre. L’Umbria, patria di Capitini e di San Francesco d’Assisi, non ha nulla a che vedere con chi vuole riportare in auge un periodo storico che preferiremmo non aver dovuto vivere”. Con queste parole commenta Oliviero Dottorini, capogruppo dell’Italia dei Valori in Consiglio regionale.
Il programma – Tra le iniziative, previsto anche un ''omaggio religioso'' sulle tombe degli ''squadristi perugini'' nel cimitero della citta'. Sono 31 le relazioni in programma, da parte di 20 relatori. Ad organizzare il convegno, il Comitato Pro 90/o anniversario della Marcia su Roma, che ha pubblicato il programma su internet ''perché é ” tutto molto trasparente '', ha spiegato il responsabile culturale, Pietro Cappellari all’ Ansa. ''Ci dispiace per le polemiche – ha aggiunto, fra l'altro – ma e' un'esagerazione pensare che sia una manifestazione politica. E' un convegno che può interessare oppure no, ma è solo un confronto per fare il punto sugli studi degli ultimi 90 anni in materia. Porteremo anche le nostre famiglie e sarà un bel fine settimana di vacanza a Perugia''.