Esplosione Baiano, si torna in aula. Tre testimoni concordi “Forse c’era un elicottero” - Tuttoggi.info

Esplosione Baiano, si torna in aula. Tre testimoni concordi “Forse c’era un elicottero”

Redazione

Esplosione Baiano, si torna in aula. Tre testimoni concordi “Forse c’era un elicottero”

Mar, 16/10/2012 - 22:59

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Jacopo Brugalossi

Un elicottero, forse un aereo, che avrebbe sorvolato lo stabilimento militare di munizionamento terrestre di Baiano di Spoleto proprio nei secondi della terribile esplosione del 10 aprile 2005. E’ questo l’elemento che più colpisce delle deposizioni rese stamani dinanzi al giudice Daniela Caramico D’Auria da tre privati cittadini testimoni al processo, residenti a non più di 3 km in linea d’aria dallo “spolettificio”.

Nessuno di loro, in realtà, avrebbe visto il velivolo direttamente. L’ultimo a deporre ha detto solo di aver sentito le pale di un elicottero sorvolare casa sua una manciata di secondi prima del boato, mentre gli altri hanno accennato alla presenza del velivolo in seguito alla testimonianza oculare della figlia di uno dei due (che lo avrebbe avvistato dalla finestra di casa) e alla forma triangolare scura apparsa su una fotografia che inquadrava la colonna di fumo grigia alzatasi in seguito all’esplosione.

Il fumo, appunto. Ecco l’altro elemento comune delle deposizioni rese stamani. Una colonna imponente, densa, come fosse una torre alta fino al cielo. E poi il boato, fortissimo, uno solo secondo due testimoni, due in rapida successione secondo il terzo. Una deflagrazione, quella innescatasi all’interno del magazzino chiamato “riservetta” contenente circa 50mila bombe a mano, che mandò in frantumi le finestre di numerose case della zona, provocando attimi di paura e di panico collettivo difficili da dimenticare.

Il processo, che sarebbe dovuto cominciare già diverso tempo fa dinanzi al collegio penale del Tribunale di Spoleto, subì un brusco stop per l’improvvisa decisione di affidarlo ad un giudice monocratico, data la natura colposa dei reati. Reati di cui sono imputate 5 persone, 3 civili e 2 militari, tutte impiegate a vario titolo presso lo stabilimento all’epoca dei fatti.

C’erano diversi altri testimoni convocati per l’udienza odierna a parte i 3 di cui è stato già detto, ma il PM Mara Pucci ha preferito non ascoltarli, chiedendo l’acquisizione delle dichiarazioni da questi rilasciate nei giorni immediatamente successivi all’esplosione. Il dibattimento proseguirà ora con le audizioni dei consulenti tecnici. I primi tre, quelli nominati dal PM, saranno sentiti il 13 novembre, mentre sei giorni dopo, il 19, toccherà a quelli della difesa. Già fissate anche le due successive udienze, che si terranno il 5 e il 12 dicembre.

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