Avranno il compito di fornire informazioni sulla città a cittadini, studenti e turisti, oltre a quello di segnalare prontamente agli uffici comunali competenti le necessità di intervento su piccole manutenzioni e disservizi, i volontari (giovani, studenti e cittadini appositamente formati) che dal pomeriggio di oggi svolgeranno servizio, in via sperimentale, nell’area tra Via Bartolo e Via Ulisse Rocchi.
L’iniziativa- fa parte delle attività e degli impegni assunti nell’ambito del protocollo d’intesa siglato qualche mese fa tra Comune di Perugia, Cesvol, Umbra Institute e cooperativa Borgo Rete per la “rigenerazione urbana” del centro storico, con la finalità di “accrescerne la vivibilità e la fruibilità”. Il servizio è attivato grazie all’adesione delle Associazioni Ada, Anteas Perugia, e Agesci. I volontari saranno riconoscibili dalle casacche arancio su cui appare il logo Perugia SiCura e saranno presenti il lunedì e mercoledì pomeriggio e le mattine di martedì, giovedì e venerdì.
La presenza dei volontari è finalizzata all’acquisizione di strumenti di educazione civica, al recupero di conoscenze sui luoghi della città, sulla storia, sulla società e sulla cultura, al rafforzamento del senso di comunità. In sostanza, l’idea è quella di formare e informare i cittadini e di creare una rete attiva a beneficio della collettività.
“E’ un valido contributo – afferma il vicesindaco Arcudi – alla costruzione di una nuova città, più vivibile e sicura. Una iniziativa che concorre a riprogettare ruoli e spazi del centro storico, a ridisegnare una nuova architettura di Perugia. E’ un modo innovativo di lavorare e di vivere il centro storico, fatto di ascolto e confronto con le diverse espressioni del tessuto sociale, che mette assieme più esperienze”. Per il vicesindaco si è creata una “rete forte e dinamica fra istituzioni, mondo dell’associazionismo, del volontariato, privati che valorizza le risorse, crea aggregazione, più fluidità nell’accesso e nello scambio delle informazioni non solo con i moderni strumenti tecnologici, ma anche attraverso un più diretto contatto umano”.
Nel protocollo, siglato a suo tempo, le parti si erano impegnate ad attivare una collaborazione costante e coordinata con l’obiettivo di valorizzare il centro storico in termini di tutela e promozione del patrimonio, di cura e di decoro urbano; creare nuovi legami sociali in grado di rafforzare il senso di comunità e di appartenenza in un’area urbana dove la popolazione ha subito notevoli e rapide trasformazioni; rivitalizzare il tessuto economico, culturale e sociale.