Lu. Bi.
Ci siamo, oggi è la vigilia dell'incontro che domani deciderà le sorti delle acciaierie ternane; al Ministero dello Sviluppo Economico è in agenda un vertice tra Governo e i rappresentanti della multinazionale che dovranno rispondere dell'intenzione di 'spacchettare' il sito siderurgico ternano, per avere via libera dalla Commissione Europea Antitrust sull'operazione Inoxum con Thyssen-Krupp. Non si ha ancora notizia di una partecipazione delle istituzioni locali e dei sindacati all'incontro del Mise, ma dovrebbe essere il solo Corrado Passera a farsi portavoce di quanto verrà detto all'interno degli uffici romani. La circostanza tiene ancora di più col fiato sospeso operai e politici locali che, stando così le cose, non avrebbero una rappresentanza nell'ambito del tavolo di discussione. Sulla questione è intervenuto il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero: “Rifondazione Comunista sostiene fino in fondo la lotta degli operai dell’AST di Terni che sono scesi in piazza contro la decisione della multinazionale finlandese Outokumpu di saccheggiare l’impianto e abbandonare al loro destino migliaia di lavoratori e le loro famiglie. Le acciaierie di Terni devono mantenere il loro carattere di sito produttivo integrato, senza il quale sono condannate al declino e con essa l’economia dell’intera regione.
Forte è il sospetto che il governo Monti si sia svenduto le acciaierie e per fugare ogni dubbio è necessario che quando il Ministro Passera incontrerà il prossimo 16 ottobre la dirigenza della Outokumpu siano presenti anche le istituzioni locali e i sindacati. Se il governo non ha nulla da nascondere faccia le trattative alla luce del sole”
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