La scarsità di piogge dell'estate preoccupava molto le colline orvietane ma le uve si sono conservate sane e le precipitazioni di settembre hanno apportato la giusta quantità di acqua soprattutto per i vitigni tradizionali. Sarà un'annata molto buona per i vini de Le Velette, le piogge di inizio settembre hanno dato quella spinta che serviva alle variet pi tardive, soprattutto quelle utilizzate per i vini della nostra tradizione, per arrivare a perfetta maturazione e siamo decisamente soddisfatti anche se manca ancora qualche giorno per terminare la vendemmia. Questo il commento a caldo di Corrado Bottai patron della “Tenuta Le Velette”, azienda vinicola storica dell'orvietano con i suoi circa 100 ettari di vite.
In tutta Italia ci si è avvicinati alla vendemmia con molta preoccupazione a causa delle scarse piogge estive, che hanno reso difficile lo sviluppo di grandi quantità di prodotto concentrando tuttavia quelle che sono le caratteristiche migliori delle uve. Le piogge di inizio settembre sono arrivate in maniera graduale e prive di precipitazioni violente o dannose, consentendo quindi la penetrazione dell'acqua senza rovinare l'uva che era ancora sulle piante.
“Siamo a circa il 70% della produzione raccolta – ha commentato ancora Bottai – , mancano alcune varietà tardive che sono nella maggior parte dei casi quelle della nostra tradizione, che hanno completato al meglio la loro evoluzione e ci daranno quindi degli ottimi Orvieto, sia Classico che Superiore. La preoccupazione dell'estate è passata, abbiamo anticipato un pò i tempi di raccolta e siamo certi che porteremo in bottiglia degli ottimi vini targati 2012”.
Questo il primo bilancio, a forbici ancora attive, della vendemmia della “Tenuta le Velette” che continua il suo percorso di sviluppo anche all'estero
con nuovi contatti e riconoscimenti che saranno ufficializzati a breve.