Carlo Vantaggioli
Tanto tuonò che piovve. Dopo i duri affondi delle ultime settimane, nei confronti dell'amministrazione silente e alla direzione sanitaria dell'Ospedale di Spoleto, da parte del Tdm e dello Spoleto City Forum, arrivano le prime defezioni per manifesto dissenso nei confronti della strategia adottata dalla coppia di paladini del San Matteo degli Infermi. In un comunicato molto preciso e senza fraintendimenti sulla scelta adottata, l'Associazione Stella d'Italia e Croce Verde si sfilano e “non aderiscono” alle ultime iniziative prese in difesa del nosocomio e contro il ridimensionamento di alcuni reparti.
Non aderiamo-Le due associazioni parlano chiaramente di azioni dal sapore di “supporto politico”, riferendosi evidentemente al ruolo svolto dal Consigliere Udc-Terzo Polo, Sergio Grifoni, animatore della prima ora del CF. Questo il Testo di Stella d'Italia e Croce Verde:
Pur condividendo le motivazioni e gli obiettivi generali che il City Forum si è preposto dall’inizio della sua costituzione (tanto che ci hanno visto aderire con convinzione), spiace constatare che, nel tempo, lo stesso sta assumendo sempre più un ruolo di “supporto politico” anche riconoscendogli una formale equidistanza dai partiti.
La Stella d’Italia e la Croce Verde aderirono a suo tempo al City Forum con l’allora convincimento che tale strumento poteva essere un utile ed efficace strumento per dare un contributo individuando, attraverso gli associati, i problemi della città (senza ovviamente sostituirsi agli organismi istituzionali) all’interno di un contenitore avulso ed estraneo alla politica.
D’altra parte, diversamente, non avremmo potuto aderire essendo le nostre – come peraltro tutte le Associazioni (ed in modo specifico quelle di volontariato) – evidentemente neutre nel sostenere o condividere specifiche posizioni di parte.
A proposito del presunto problema di ridimensionamento del nostro Ospedale: al di là delle varie prese di posizione a diverso titolo espresse dall’Amministrazione comunale di Spoleto, dal Consiglio comunale e dai rappresentanti istituzionali della Regione e della ASL3, dobbiamo prendere atto che la “battaglia” intrapresa dal City Forum (che idealmente e lealmente abbiamo sull’argomento al principio sostenuto) sta assumendo toni ed atteggiamenti che appaiono sempre più una contrapposizione politica che una difesa obiettiva e pragmatica alla luce della conoscenza reale dei fatti e degli impegni resi pubblici e sottoscritti dai rappresentanti delle Istituzioni.
Riteniamo, in buona sostanza, che anziché lanciare allarmi per la difesa pur sacrosanta dei diritti dei cittadini (e non solo per l’Ospedale – come peraltro ha sin qui ben fatto lo stesso City Forum), in questo momento particolarmente delicato per gli assetti istituzionali regionali (e quindi non solo per quanto riguarda il riordino del sistema regionale sanitario ma anche, forse sottovalutato, del trasporto sanitario di emergenza-urgenza 118) sia necessario, e strategicamente più vantaggioso, ricercare ad ogni costo la condivisione degli obiettivi.
Come? Continuando e allargando – con grande senso di responsabilità – il confronto avviato in quanto, pur richiedendo la più ampia e non semplice da conseguire “disponibilità” di tutti, potrebbe rappresentare il percorso più efficace per difendere e sostenere il nostro territorio in tutte le sue articolazioni.
Pertanto, pur riaffermando la nostra ferma convinzione che l’Ospedale di Spoleto deve avere il riconoscimento e il ruolo che gli spettano per la sua storia e le eccellenze professionali di cui dispone, non aderiamo all’iniziativa promossa con il volantino che è in diffusione a firma del Tribunale per i diritti del Malato e del City Forum anche perché, tra l’altro, non ne siamo gli estensori materiali.
Dunque, la presenza dei nomi delle nostre Associazioni (riportate nell’elenco di quelle che a suo tempo aderirono) è da intendersi solo come semplici aderenti al City Forum.
Bugie Bugie Bugie– Ma la giornata di oggi ha riservato ancora sorprese. Ci sarà modo e tempo per sapere della reazione del CF e del Tdm su questa ultima decisione, ma i due paladini nel frattempo non sono stati con le mani in mano. In corso già da oggi, durante lo svolgimento della tradizionale fiera di Loreto, una raccolta firme capillare sui temi ormai noti. Ma non paghi dello scontro in atto e nemmeno delle rassicurazioni del sindaco ( clicca qui ), il duo emana un nuovo comunicato stampa che attacca a testa bassa il direttore sanitario Luca Sapori, che tentava di rassicurare, anche lui, sulla stabilità dell'Ospedale spoletino.
Ecco il testo del nuovo comunicato:
DOTT. SAPORI: BUGIE, BUGIE, BUGIE! Abbiamo letto, con molto disappunto ed incredulità, l’articolo pubblicato su stampa locale, (e non stranamente ai quotidiani on line) a firma del Direttore Sanitario del nostro Ospedale, dott. Luca Sapori.
Ancora una volta pretestuose dichiarazioni rassicuranti sul nostro Nosocomio, vorrebbero smentire assolute verità sostenute dalle Associazioni.
Comprendiamo che il dr. Sapori non può che riferire ciò che gli viene detto: ma i proclami non servono più!
Nella lunga esposizione degli interventi attivati dalla Direzione sanitaria dell’ASL, in favore dell’Ospedale di Spoleto, non vengono infatti fornite le risposte e le assicurazioni che il TDM , lo Spoleto City Forum e la cittadinanza chiedono in ordine al mantenimento dell’emergenza- urgenza e del punto nascita.
Perché è su questi temi che si gioca la partita.
Tutti i servizi, funzionali a tale mantenimento, sono invece stati ridotti o eliminati (vedi anatomia patologica). Non solo.
Nel reparto di ostetricia mancano due medici e le procedure di sostituzione non sono ancora state attivate.
Il servizio di angiologia è rimasto con un solo medico, dopo che il dr. Antonini, in servizio a Spoleto, è stato assegnato all’Ospedale di Foligno per cinque giorni alla settimana.
Non sono state fornite precise garanzie ai professionisti che operano nell’Ospedale di Spoleto, così che le eccellenze (vedi dr. Ceccarelli) emigrano presso altre strutture.
Tutte gli interventi “migliorativi” e “potenzianti” in favore del nostro Ospedale, elencati dal dr. Sapori nel suo intervento, non sono nulla rispetto alle risorse che la Direzione Generale dell’ASL impiega per il potenziamento dei reparti e dei servizi dell’Ospedale di Foligno.
La decantata istituzione poi della RSA (Residenza Anziani) all’interno del San Matteo, non può costituire un merito particolare, poiché tale servizio, per disposizione regionale, deve essere previsto in tutti gli Ospedali dell’Umbria.
La cittadinanza ha quindi tutti i sacrosanti motivi per essere seriamente preoccupata e per mobilitarsi attraverso la raccolta delle firme.
Invitiamo pertanto il direttore sanitario dell’Ospedale di Spoleto – come già fatto con il Sindaco – a risparmiarci almeno queste difese di ufficio, ed a ricordarsi che anche loro sono spoletini e, soprattutto in virtù delle loro funzioni, più di noi, hanno il dovere di agire per tutelare gli interessi di questa città.
La “statalizzazione della crisi”- Non bastasse la ridda di batti e ribatti, stante il fatto che la politica era rimasta un pò in disparte, ecco il nuovissimo comunicato del Pdl, per bocca del capogruppo Carlo Pterini, che rivendica le antiche battaglie degli anni '90, come una sorta di elogio della trincea, e cercando di non acutizzarre la crisi propone una sorta di “statalizzazione” della stessa, con la creazione di report quindicinali da portare all'esame della competente Commissione consiliare affinchè questa dica se gli allarmi sono seri o no. Ecco il testo del Pdl:
Le notizie che nelle ultime settimane si stanno rincorrendo sulla stampa riguardo al ridimensionamento dei servizi presso l'Ospedale di Spoleto non ci hanno certamente lasciato indifferenti.
Da una parte le rassicurazioni del Sindaco Benedetti e del Direttore Sanitario Dott. Sapori, dall’altra le giustificate preoccupazioni delle Associazioni.
Leggiamo con piacere le note del Sindaco e il giorno successivo quella della direzione della Asl che batte i pugni sul tavolo per confutare le voci di un presunto declassamento.
Anche l'assessore regionale Tomassoni e' venuto in Consiglio Comunale a rassicurarci e purtroppo,delineando un quadro assai preoccupante sulla sanità .
Ora però è giunto il momento di dire basta al gioco delle parti.
Bisogna pensare e lavorare insieme “solo” per la difesa dell’Ospedale di Spoleto e per in suo futuro, in nome dei cittadini di Spoleto.
Erano gli anni '90 quando raccogliemmo le firme contro l'abolizione della vecchia USL spoletina ed il suo accorpamento con Foligno e ci definirono allarmisti.
In nome di quelle fatue rassicurazioni venne compiuto l'enorme errore di non progettare una struttura unica a meta' strada tra Spoleto e Foligno.
Crediamo in tutta onesta' di aver condotto in questi anni una battaglia costruttiva per la difesa delle potenzialita' della nostra struttura che sicuramente e' stata potenziata in termini logistici e di strumenti operativi con notevole investimento di denaro pubblico. Lo stesso non si può dire relativamente agli organici che vi operano anche se alcuni segnali positivi ci sono stati ma al tempo stesso ve ne sono altri di segno opposto.
Acqua passata. Purtroppo. Ora le articolate rassicurazioni del Dott Sapori che ci illustra in modo specifico la situazione non necessitano, a nostro avviso, di repliche ma anche noi siamo pronti a raccogliere le firme, a mobilitarci, a fare i blocchi stradali, ma sulla base di certezze.
La sanità e' un argomento molto delicato sulla quale non bisogna fare battaglie di posizione per il gusto di apparire o perche' e' facile trovare consensi.
Occorre una analisi attenta della situazione al fine di intervenire nei tempi e nei modi giusti.
Per cui, chiederemo in Consiglio Comunale che la Commissione competente, venga convocata con cadenza quindicinale fornendo dati e un report costante sul nostro Ospedale.
La commissione può e deve verificare la fondatezza di notizie che si sono rincorse ultimamente riguardo alle carenze di organico.
Sia il Presidente della commissione che il Consigliere delegato alla sanità potranno, con questo strumento istituzionale, informarci tempestivamente su eventuali carenze nei vari ambiti.
Con questo strumento il Consiglio Comunale potrà tenere ufficialmente sotto controllo la situazione e monitorare l’evoluzione delle varie situazioni in tempo reale.
La guerra di tutti contro tutti- Alla fine anche ciò che poteva sembrare una normale dialettica, anche se molto aspra, su temi vitali come appunto la garanzia di una adeguata assistenza sanitaria per il cittadino, si sta trasformando in una dura battaglia con finalità politiche. Stella d'Italia e Croce Verde lo dicono chiaramente, Tdm e Cf hanno sempre fatto capire che se l'Ospedale viene declassato è per lo stesso motivo e non per una strategia di riordino, l'opposizione si butta nel mezzo, perchè al solo “stormir di fronde” è bene esserci. E intanto l'Amministrazione ha la necessità di rassicurare i cittadini, e quindi tutti coloro che gridano “al lupo” lo fanno perchè hanno secondi fini. Resta da capire chi è il beneficiario di tutto questo. C'è o no una strategia che alza il tiro in questo momento di debolezza politica dell'amministrazione per ottenere un vantaggio elettorale ipotetico su un tema sensibile come quello dell'Ospedale?
Al solito, le cose nella realtà, sono più semplici di quello che appaiono, ed in questo infiammarsi degli utlimi giorni non bisogna perdere di vista chi gioca la partita e chi no.
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(modificato h 8,25 del 9-09-2012)