Che carattere Clemente Russo. Il pugile di Marcianise ha agguantato un’insperata finale nella categoria dei pesi massimi con classe e grinta da leone. In svantaggio di 3 punti dopo due round – nella seconda era stato vittima anche di un conteggio da parte dell’arbitro – Russo ha sfoderato una grandissima terza ripresa, recuperando tutto lo svantaggio grazie ai molti colpi portati a segno alla testa e al corpo dello stanchissimo avversario (che ha subito anche un conteggio). 15 a 13 il punteggio finale per l’azzurro, che domani avrà l’opportunità di confermare o addirittura migliorare la medaglia d’argento conquistata quattro anni fa a Pechino contro il pericolosissimo ucraino Usyk. E’ invece di bronzo la medaglia dell’altro pugile italiano originario di Marcianise Vincenzo Mangiacapre (categoria superleggeri). Il 23enne si è fermato in semifinale sotto i colpi del cubano Iglesias Sotolongo, che ha vinto col punteggio di 15-8. Il verdetto dei giudici nel secondo round (7 a 4 in favore del cubano) non è sembrato così veritiero, ma nella terza ripresa Sotolongo ha ampiamente legittimato la vittoria portando a segno diversi colpi ai danni di un Mangiacapre apparso un po’ stanco e sfiduciato. Stasera toccherà al supermassimo Roberto Cammarelle.
Ginnastica ritmica – Bene le farfalle azzurre nella rotazione odierna con nastri e palle. Santoni, Bianchi, Ferlito, Laurito, Savrayuk e la spoletina Stefanescu hanno effettuato un ottimo esercizio ed ottenuto la certezza della qualificazione alla finale di domenica col secondo posto in classifica dietro alla Russia. 27.700 il punteggio assegnato alle ragazze dai giudici, che hanno forse penalizzato un po’ troppo l’unica indecisione, commessa proprio in apertura di esercizio. Nell’all around individuale ha terminato a testa alta la sua avventura olimpica Julieta Cantaluppi. La ginnasta azzurra, sette volte campionessa italiana, si è ben comportata nelle due rotazione odierne (clavette e nastro) ed ha conquistato una più che dignitosa 16esima posizione in classifica generale.
Taekwondo – Semifinale amara per Mauro Sarmiento nella categoria -80kg. L’azzurro non potrà difendere la medaglia d’argento conquistata a Pechino quattro anni fa, in finale passa infatti Garcia Hemme. 2-1 il risultato in favore dello spagnolo, maturato con un calcio al petto messo a segno all’ultimo secondo. Peccato, perché Mauro aveva pareggiato i conti a trenta secondi dal “gong” del terzo round, e con un pizzico di concentrazione in più avrebbe potuto prolungare l’incontro al golden point. L’avventura di Sarmiento a Londra comunque non è finita. In serata combatterà ancora per la medaglia di bronzo.
Volley e pallanuoto – E’ la prova del nove per i ragazzi di Mauro Berruto e per il settebello di Sandro Campagna, impegnati stasera nelle semifinali del torneo londinese. Gli avversari sono fortissimi: Brasile e Serbia, due squadre che interpretano le rispettive discipline in modo quasi sopraffino, e che annoverano tre le loro file giocatori considerati fra i migliori al mondo nei propri ruoli. Eppure, se riusciranno a tenere alta la concentrazione e ad esprimere un gioco fluido come quello fatto vedere nei quarti di finale contro avversari (USA e Ungheria) sulla carta ancora più forti di quelli odierni, le due compagini azzurre possono davvero centrare l’impresa della finale olimpica. Si comincerà alle 20.30 con il volley (Italia-Brasile). Venti minuti dopo scenderà in acqua il settebello contro la Serbia.
Vela – Il vento ha finalmente permesso alle barche della classe 470 di disputare la “medal race” finale. Per l’Italia c’erano in acqua Gabrio Zandonà e Pietro Zucchetti, che non partivano coi favori del pronostico ma che hanno lottato per le posizioni nobili della classifica fino alla fine. Peccato che si siano dovuti accontentare del quarto posto: l’ennesima medaglia di legno della spedizione italiana a Londra. Nella stessa specialità si è ben comportato anche l’equipaggio femminile composto da Giulia Conti e Valentina Micol, che hanno chiuso al secondo posto la “medal race” finale e al quinto la classifica generale.
Nuoto – Valerio Cleri non è stato all’altezza della collega Martina Grimaldi nella 10km. Il fondista azzurro non è riuscito ad agganciare la fuga buona ed è sempre rimasto abbastanza staccato dal gruppetto di testa guidato dal tunisino Oussama Mellouli, che ha vinto la medaglia d’oro con un tempo strepitoso. Cleri ha tagliato il traguardo in 17esima posizione, a oltre un minuto e mezzo dal primo. Argento e bronzo sono stati conquistati rispettivamente dal tedesco Lurz e dal canadese Weinberger.
Canoa – Norma Murabito ha terminato la sua avventura olimpica nelle batterie del K1 200 metri. La ragazza di Taormina, qualificatasi in extremis ai giochi dopo la crescita esponenziale di prestazioni e risultati fatta registrare negli ultimi mesi, è stata autrice di una partenza fantastica, ma non è riuscita a mantenere il giusto ritmo di pagaiate abbastanza a lungo per impedire il rientro delle avversarie. Ai meno 50 metri dall’arrivo, infatti, è stata raggiunta e superata da 6 barche su 8, mancando l’accesso in semifinale per mezzo secondo.
Jacopo Brugalossi
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