Tempo di bilanci per “Canti e Discanti”, chiuso il sipario sull’undicesima edizione è giunta l’ora di valutare quanto fatto nei cinque giorni festivalieri e cominciare a dare uno sguardo verso il futuro, rimettendosi al lavoro per il prossimo anno.
E’ stata l’edizione della grande affermazione
Dal 2011 gli organizzatori hanno aggiunto il titolo “Umbria World Fest”, accogliendo popoli e fermenti culturali provenienti da angoli lontanissimi della terra. Scelte artistiche coraggiose – si legge nel comunicato stampa – che oggi hanno portato i loro frutti. Un’edizione definita come il “giro di boa” che ha saputo rilanciare il festival dopo un decennio di esperienze e di lavoro che lo hanno caratterizzato per carattere innovativo e profondo senso della partecipazione e dell'integrazione fra le culture del mondo, senza però mai dimenticarsi del rapporto con le radici più profonde e popolari del territorio.
Un festival capace di attrarre presenze e turisti
Dal 25 al 29 luglio – fanno sapere gli organizzatori – si è svolta una kermesse che – grazie alle sue proposte – è riuscita ad intercettare anche il turismo di passaggio nella regione, oltre ad attrarre visitatori venuti direttamente per l’evento. Presenze soprattutto da fuori città – con un particolare risalto dato dai media nazionali — ed anche grazie ad un pacchetto ad hoc creato per l’accoglienza turistica: un prodotto che ha favorito l’arrivo di persone dal centro Italia e non solo, con la presenza di numerosi turisti stranieri.
I palazzi storici, location d’eccezione
“Universalità, ricerca e sperimentazione”: queste le parole chiave che hanno aperto in questa edizione 2012 l'anima di “Umbria World Fest”. Foligno ha così aperto – ancora una volta – le sue diverse e suggestive location alle tradizioni ed alle culture del mondo. Ad ospitare concerti, mostre e proiezioni, stupendi palazzi storici della città come il Trinci ed il Candiotti.
Foglietta: “Foligno crocevia di culture”
“Con questa manifestazione – ha dichiarato alla stampa il direttore artistico Piter Foglietta – Foligno continua ad essere una finestra aperta sul mondo, una città che consolida così la sua storica caratteristica che la fa essere ‘crocevia di genti’ e dove ci si può conoscere tra diversi ed attraverso diverse esperienze artistiche. C’è quindi grande soddisfazione, perché è transitata l’idea e la volontà di ricercare quei nuovi orizzonti culturali che il mondo ci offre, ed è soprattutto questo il cuore di Umbria World Fest”.
In cartellone ospitati eventi di primo piano
L’Umbria World Fest è ormai un festival che si posiziona come tra i più importanti nel settore in Italia. Quest’anno è stata affrontata la vasta tematica “Madre Terra”, con una riflessione sulle trasformazioni ambientali, culturali e paesaggistiche che investono il pianeta, attraverso diverse sensibilità artistiche nazionali e internazionali. Tanta musica di qualità, con lo strabiliante concerto di Al Di Meola, l’omaggio in musica all’Africa della coppia Niccolò Fabi-Saba Anglana – conclusosi con un gran ballo collettivo – e la produzione praticamente “fatta in casa” dal titolo “Terra di Mezzo” – dalla quale nascerà un blog – con un’interazione tra la musica di Massimo Liberatori e le foto del folignate Giovanni Galardini. I due protagonisti hanno raccontato la magia dell’Umbria, svelando colori e suoni sconosciuti anche a chi vive tutti i giorni in questa terra. Un progetto che ha mosso il suo primo passo, ma che già da questo inverno verrà approfondito ed ampliato. Di grande impatto anche le proiezioni e le mostre fotografiche: nel campo della fotografia si è poi consolidata l’importante collaborazione con il National Geographic, che ha portato una sua produzione a Foligno.
Restano aperte le mostre fotografiche
Una coda importante del festival sarà proprio quella con la sezione dedicata alla fotografia, che proseguirà con quattro mostre fino al 10 agosto a Palazzo Candiotti. Sarà quindi possibile visitare gratuitamente “Italian Geographic 2011 – I fotografi di National Geographic Italia”: ventisei immagini di altrettanti fotografi, che hanno lavorato dal 1998 ad oggi per l'edizione italiana di National Geographic e che raccontano l’Italia. Tre poi le mostre curate da RVM Magazine: “11/3 Tsunami Project” che raccoglie gli scatti realizzati da Giulio Di Sturco nei territori colpiti dal terremoto di Fukushima; “The Lovely Sea” le foto di Paulo Siqueira e Nadia Shira Cohen raccontano la storia di uno dei più grandi disastri ambientali provocati dall'uomo, quello del Lago d'Aral e “Amore Mio di Provincia” la provincia italiana raccontata dalle foto di Veronica Daltri.
Un plauso agli organizzatori ed ai partner
Il programma particolarmente ricco e stimolante di “Umbria World Fest” è stato ideato e realizzato ancora dall’Associazione Culturale Platea sotto la direzione artistica di Piter Foglietta (figlio di quel Vincenzo mai dimenticato cantastorie-musicista folk folignate a cui fin dalla prima edizione è dedicata la manifestazione), con la collaborazione della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, del Comune di Foligno, della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, della Camera di Commercio di Perugia, della Confcommercio di Foligno, della Asl3 e dell’Arpa. “Un grazie – sottolinea Foglietta – va quindi a tutti gli enti e sponsor privati che in questo periodo di crisi contribuiscono alla vita culturale della città di Foligno e della regione”.
Il prossimo anno appuntamento a giugno
Ma gli organizzatori già pensano al futuro. La direzione del festival ha infatti individuato le date per la 12esima edizione, che si svolgerà dal 27 al 30 giugno 2013. Ma soprattutto si lavora già a nuove collaborazioni di livello nazionale e internazionale. Infatti, con altri due importanti festival di fotografia verrà creata una rete di produzione, oltre che di promozione reciproca. Questa importante opportunità per “Umbria World Fest” e per Foligno ha imposto, per poter entrare in questa rete, di anticipare a giugno le date del festival, in un periodo tra l’altro senza eventi per la città. “A malincuore lasciamo il periodo di luglio – dichiara Foglietta – ma l’opportunità di mettersi in rete con due delle maggiori realtà nazionali per quanto riguarda la fotografia è una straordinaria opportunità che la città di Foligno non può perdere”.
Cla.Bi.