Giovedì 12 luglio dalle ore 19.00, si svolgerà nei pressi del BAR CANASTA di Spoleto l’aperitivo di presentazione dell’installazione artistica “DAVIDE e GOLIA” di Cristiano Carotti e Andrea Pinchi, con la musica di Alessandro Deflorio. Inserito nell’ampio contesto di +50, la grande esposizione scultorea a cura di Gianluca Marziani, che rende omaggio alla storica mostra “Sculture in città” di Giovannni Carandente, attraverso l’evocativo linguaggio dell’arte e della musica, l’opera racconta la storia del duello tra i due personaggi biblici, rappresentati rispettivamente dalle opere dell’artista ternano Cristiano Carotti e del folignate Andrea Pinchi. Nato da un'idea di Cristiano Carotti, il progetto è stato presentato al pubblico per la prima volta nell’Agosto del 2011 nell’ambito del Jazz Up Festival di Viterbo, presso la Sala degli Almadiani. In quell’occasione, come per +50, il progetto artistico è stato accompagnato dalle musiche di Alessandro Deflorio, raffinato compositore ternano, musicista e arrangiatore con alle spalle varie colonne sonore realizzate per la Warner Italia, che ha interpretato la vicenda di Golyath, aggiornandola alla sensibilità contemporanea. Il 12 luglio, in occasione dell’evento-aperitivo, alla presenza dei tre artisti e di Gianluca Marziani, curatore della mostra e Direttore del Museo Carandente, verrà presentata la nuova versione del Brano “Eirene” di Alessandro Deflorio, colonna sonora dell'istallazione con l'inedito intervento vocale dell'attore Riccardo Festa, in una lettura completamente rivisitata del mito biblico.
Andrea Pinchi ha realizzato la sua opera ispirandosi a una Smart, ovvero il piccolo genio che risolverà tutto con l'intelligenza, sostenuto da Jahvè, rappresentato dalla musica e dalla bellezza. Le facce laterali del Davide presentano superfici di diversa fattura, il lato sinistro in lastre intere di stagno a simboleggiare lo status di Re, mentre il lato destro, costruito con pezzature varie di stagno e piombo, rappresenta la memoria storica del primo sovrano di Israele. La parte superiore ospita un cluster di canne acutissime d'organo, evocatrici del sibilo del sasso che colpisce Golia. All'interno batte il cuore di Davide e per l'artista rappresenta l'auspicio che la saggezza del sovrano torni a illuminare una speranza di pace.
Cristiano Carotti ha realizzato un'opera-installazione liberamente ispirata al soggetto del Golia. Un soggetto iconografico caro alla storia dell'arte, che tuttavia viene interpretato dall’artista ternano in maniera assolutamente originale, creando una sorta di monumentale trittico post-industriale formato dalla cabina di un tir e da grandi lastre metalliche sulle quali è intervenuto sia a livello plastico che pittorico. Golia di Gat, il gigante campione dell'esercito dei Filistei, sconfitto dal giovane Davide, il cui nome in ebraico (Golyat) significa passaggio, rivoluzione, nella tradizione iconografica cristiana simboleggia la vittoria che si deve riportare sul male, mentre più in generale per usare le parole del critico, Francesco Santaniello, Golia è “figura che ammonisce sulle grandi difficoltà, sugli ostacoli che ogni uomo si trova ad affrontare nel corso dell'esistenza”. Un gigante della strada (il tir), la figura di un corpulento uomo tatuato che campeggia nei pannelli laterali di questo trittico, la Vittoria che con uno sberleffo (atto a scacciare gli spiriti maligni, secondo un’ancestrale tradizione) sovrasta l’intera composizione nella cuspide più alta, le figurazioni scolpite e dipinte su tutta le superficie, e la colonna sonora, ovvero la musica inedita scritta appositamente per l'evento da Alessandro Deflorio, sono tutti elementi che concorrono a creare un’opera di forte impatto emotivo-estetico