Alessia Chiriatti
Sono partiti sabato da Perugia per raggiungere Mirandola, in provincia di Modena, uno dei centri più colpiti dal terremoto del maggio – giugno scorso. Hanno portato con loro del cibo e tanto voglia di solidarietà, per aiutare chi abita ancora nelle tendopoli. A Campo Costa i 250 sfollati combattono il caldo ogni giorno, in una delle estati più torride degli ultimi anni, ma la voglia di ricostruire non va mai via. La protezione civile ed i volontari, arrivati fin dalla Sicilia, continuano giorno e notte a lavorare per rendere la tendopoli un luogo ospitale per chi non può tornare a casa.
Il pranzo – Dall'Umbria, grazie all'iniziativa delle istituzioni e dell'unione degli esercenti di Perugia, sono arrivati sabato con camion carichi di pasta, salumi, carne, formaggi, frutta. Tutto il necessario per organizzare un pranzo domenicale nella giusta tradizione italiana. Alle 4 del mattino sono poi partiti da Perugia, con un bus concesso da Umbria mobilità, altri volontari insieme all'Assessore Cernicchi e al Consigliere Monni. La protezione civile impegnata sui campi in Emilia ha così potuto prendersi un “giorno di pausa” dal lavoro incessante quotidiano.
Un menù completo, fatto di antipasti, salumi umbri, penne alla norcina ed in salsa rosa, tagliate di pollo e vitello, salsicce alla griglia, frutta, torcolo e crostata. Il tutto accompagnato da vini umbri. Tutti i prodotti sono stati offerti da aziende locali, pubbliche e private. Presente sul posto anche un cuoco specializzato nella cucina halal, che segue la tradizione islamica nella macellazione e nella preparazione dei piatti: cospicua infatti è la presenza di sfollati musulmani, residenti e domiciliati in Emilia, manodopera integrata nel tessuto sociale, che abita anche nelle case popolari, forse le più colpite dal sisma. Pochi invece i modenesi a pranzo: molti di loro, come è successo a Carpi, hanno potuto riprendere possesso delle proprie abitazioni, giudicate a norma e senza danni struttrali tanto da far presagire il crollo. Il cibo che è poi avanzato è stato consegnato al parroco della parrocchia locale.
Il sindaco Boccali ha inviato una lettera al suo collega di Mirandola, Maino Benatti, per esprimere l'idea: “Il Comune di Perugia ed i suoi cittadini sono vicini alla Sua amministrazione in questo momento difficile. Analoghe esperienze hanno coinvolti negli anni scorsi anche la nostra cittadinanza e la nostra Regione e ci rendono particolarmente sensibili alla fase che state vivendo. Ci rendiamo disponibili a proseguire una attività di aiuto e solidarietà concreta con il Comunedi Mirandola”.
Queste le aziende coinvolte: Valimar Carni, David Salumi, Grifo Carni, Salumificio Battisti, Grifolatte, Simply Market, Forno Gionangeli, Molini Popolari Riuniti, Sagi, Strade del vino dei colli perugini, Forno Gabrieli, Perugia Strutture, Marchegiani Novello, Soc. coop. Macellatori, Azienda agraria Luchetti, Frantoio Flaminio, Garden fruit.
Foto di Mirko Roselletti
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