Giusto in tempo per svestire i panni degli amministratori e indossare quelli dei tifosi. E’ avvenuta intorno alle 20.30 la votazione che ha approvato il bilancio di previsione 2012. 16 favorevoli – compresi il sindaco e il convalescente consigliere Rutili, che ha dunque fatto in tempo a presentarsi in Comune – e 13 contrati, con l’opposizione che garantito inizialmente il numero legale ma che non ha lesinato critiche alle misure introdotte da Benedetti e dalla sua giunta, specialmente in merito all’aumento delle tasse a carico dei cittadini.
Tra i più “scatenati”, senza dubbio, Fabrizio Cardarelli, capogruppo della lista rinnovamento, che ha fatto un calcolo aritmetico (d’altronde la matematica è il suo mestiere) della cifra che i cittadini dovranno sborsare in più rispetto allo scorso anno. Secondo il professore tra Imu, Tarsu e addizionale Irpef ogni nucleo familiare si ritroverà il portafogli alleggerito di 350 euro, e con specifico riferimento alla tassa sui rifiuti solidi urbani ha sentenziato che l’aumento per una famiglia che vive in una casa di 100 mq non sarà di 20 euro, come dichiarato dal sindaco, ma di 40.
Critiche alla giunta sono arrivate anche sul fronte multe, dove l’incremento previsto di oltre un milione di euro grazie ai varchi elettronici della Ztl e agli speed check non potrà non gravare quasi interamente, secondo l’opposizione, sui cittadini di Spoleto. Alle lamentele di Cardarelli hanno fatto eco quelle di altri suoi colleghi di opposizione, secondo i quali manca da parte dell’amministrazione la voglia di confrontarsi in modo costruttivo con tutte le forze politiche della città. Tra gli esempi citati i 500mila euro in bilancio per la riqualificazione della Rocca Albornoziana e gli investimenti sule varie strutture sportive della città.
Ma non è stata solo l’opposizione a dare grattacapi al sindaco, qualche frizione è stata registrata anche all’interno della stessa maggioranza. Il consigliere Marco De Angelis (Spoleto città unita) ha infatti deciso di restituire al sindaco la delega alla partecipazione, pur dichiarando di continuare a sostenere il suo operato.