Luca Biribanti
È un malcostume che sta sempre più dilagando nel centro della città, creando non poco malcontento soprattutto tra gli esercenti che, tra atti vandalici, tentativi di furti, sporcizia, vetrine imbrattate, devono anche fare i conti con gli automobilisti 'indisciplinati'. Più che di disciplina in realtà si dovrebbe parlare di educazione e civiltà, visto che lasciare l'auto posteggiata nel bel mezzo di una via a un unico senso di marcia è un fatto di grande noncuranza nei confronti della propria comunità. L'ultimo episodio è di oggi pomeriggio, protagonista una signora in Via Cavour. La donna ha posteggiato la sua auto proprio nel mezzo dell'incrocio di Via Cavour e Via Fratini, creando una fila di auto dietro il passaggio ostruito. Gli automobilisti in fila e sotto il caldo cocente dell'estate, sono scesi dalle proprie vetture credendo che si fosse verificato un incidente o ci fosse qualche problema, ma quando hanno verificato che l'unico ostacolo al traffico era una macchina posteggiata in mezzo alla strada non hanno creduto ai loro occhi. Qualcuno ha iniziato a imprecare, qualcuno l'ha presa più filosoficamente sghignazzando, ma intanto tutti si sono attaccati al clacson per cercare di richiamare l'attenzione del proprietario della vettura. Nel frattempo passava anche una mamma con la sua bambina in bicicletta, costretta a dover cambiare strada e a fare 'retromarcia' con la bici. Nel frattempo la scena surreale si è colorata anche dell'intervento dei negozianti che, usciti dai propri negozi, hanno iniziato a fare la spola da un esercizio all'altro per verificare coi colleghi dove fosse l'automobilista indisciplinato. Nel bel mezzo del trambusto, che andava avanti ormai da 10 minuti buoni, ecco spuntare la signora con passo tranquillo, aprire la portiera, avviare il motore e ripartire. Qualche applauso ironico, molti insulti e poi i commenti increduli dei commercianti. Ne avviciniamo uno che si sfoga così: “Roba da non credere. In questa via è un continuo, le persone, solo perchè hanno il permesso di residenza o quella di traffico, si credono padrone della strada. Devono andare dal tabaccaio? Si fermano lì davanti e fanno quello che devono fare. Devono andare al forno? La stessa storia. Siamo davvero stufi di questa situazione”.

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