di Circolo Sel “Enrico Berlinguer”

A seguito delle recenti consultazioni con le organizzazioni politiche e con altri soggetti sociali della città di Spoleto, il Sindaco Daniele Benedetti, ha presentato una serie di proposte per il governo della città nei prossimi due anni. Il documento, che è stato sottoposto nel corso di un colloquio con il primo cittadino anche a una delegazione del circolo di Sinistra Ecologia e Libertà di Spoleto-Campello-Castel Ritaldi-Montefalco, non può essere tuttavia lo strumento per consentire alla maggioranza politica che governa il comune di Spoleto di uscire dalla crisi in cui si trova.
In particolare crediamo che non si possano risolvere con poche pagine (seppure contenenti tematiche importati su cui aprire un serio confronto) i reali problemi della città di Spoleto e del suo territorio, duramente colpito dagli effetti recessivi dell’economia, dalla restrizione del credito, dalla crisi dell’industria, dai tagli di spesa e da gravi attacchi allo straordinario patrimonio paesaggistico del territorio.
Crediamo che il percorso di rilancio delle politiche del centro-sinistra per il futuro della città debbano passare per un reale “cambio di passo” che non può che coinvolgere direttamente la cittadinanza e che deve vedere un importante percorso di rinnovamento nell’approccio alla gestione della cosa pubblica.
Sinistra Ecologia Libertà pensa, pertanto che sia necessario avviare, fin da ora, un percorso a più lunga scadenza che coinvolga i cittadini, i movimenti, i sindacati, le associazioni locali così come le organizzazioni di categoria e tutti coloro che vogliono mettere a disposizione le loro conoscenze e competenze, per costruire un futuro migliore per la nostra città e per il nostro territorio.
Tale obiettivo può e deve essere centrato consentendo nuove forme di partecipazione diretta alla vita democratica e proponendo forme più aperte, come le primarie, per la selezione di coloro che si candidano a ricoprire incarichi istituzionali.
La nostra città, infatti oggi più che mai, sente particolare esigenza di un reale rinnovamento della classe dirigente che passi per una selezione “dal basso”, senza imposizioni e spartizioni costruite all’interno delle sedi dei partiti. Così, prima ancora che con ridondanti dichiarazioni di intenti, si può pensare di costruire una proposta politica alternativa.
Crediamo necessario che si debba aprire un dibattito con la cittadinanza che consenta a tutti di intervenire su temi di particolare interesse, come la questione centrale del lavoro e della lotta alla precarietà, la tutela dei beni comuni e dell’ambiente in cui viviamo, il diritto a una fiscalità che tuteli le classi sociali più svantaggiate e la dignità di ciascuno.
Tali temi sono drammaticamente attuali e vanno affrontati con interventi risoluti, radicali e rispondenti alla richiesta di equità e di giustizia della cittadinanza.
Riteniamo, inoltre, necessario rilanciare il tema della questione morale affinché che la politica si incardini sempre sui principi della legalità, della trasparenza e della irreprensibilità. Anche a Spoleto assistiamo, infatti, a situazioni che dimostrano come i partiti abbiano perso il senso più alto della loro funzione di tramite tra l’impalcatura del complesso sistema istituzionale e la popolazione, apparendo invece ai cittadini come macchine di potere e di clientela.
Il circolo di SEL ritiene che impegnarsi nella vita politica oggi debba servire a ridare il senso più alto e nobile alla politica stessa: intercettare i problemi della società, dare sostanza agli ideali di cambiamento che rivendicano i cittadini, incarnare la passione civile, perseguire insomma il bene comune e non l’interesse di un singolo partito, di un gruppo, o, ancor peggio, di qualche singolo.
Sinistra Ecologia Libertà, in questa prospettiva, apre le sue porte alla partecipazione di tutti coloro che intendono apportare un contributo positivo e si mette all’ascolto delle esigenze di ciascuno per il bene della città e per costruire, insieme alla comunità spoletina, un percorso e un progetto di crescita e sviluppo alternativo e ampiamente partecipato.