dei Consiglieri del Terzo Polo (*)
Mercoledi prossimo, come già preannunciato dall’Ufficio Stampa del Comune, incontreremo come Gruppo Consiliare il Sindaco Benedetti, dallo stesso convocati per la ormai nota “consultazione”.
Parteciperemo all’incontro con leale spirito istituzionale, pur considerando tale iniziativa l’estremo escamotage, messo furbescamente in atto per superare l’ennesima difficoltà di rapporti all’interno della maggioranza. E’ un bluff il congelamento delle deleghe agli assessori che, nella sostanza, significherà solo probabilità di eventuale rimaneggiamento. E’ un bluff, con il pretesto della responsabilità, la ricerca di convergenze su cinque punti importanti per il futuro della città (ci chiediamo perché non lo abbia fatto fino ad ora), per i quali siamo sempre disponibili a garantire il nostro contributo propositivo, non però in inutili incontri separati, ma nelle sedi più consone, ovvero quelle delle Commissioni e del Consiglio Comunale. Per tali ragioni confermiamo prioritariamente la nostra indisponibilità a far parte di pasticciati allargamenti di maggioranza; ad essere complici, diretti ed indiretti, di trasversali inciuci; di fare da stampella a costituite intese politico-amministrative, ormai obsolete e logore, tanto per far “tirare a campare” per il prossimo scorcio di legislatura. Il Sindaco Benedetti, per essere veramente credibile e convincente, anziché congelare la sua Giunta, dovrebbe rassegnare le sue dimissioni e, soltanto dopo, esperire eventuali confronti per constatare l’esistenza di eterogenee volontà necessarie per un prosieguo dell’esperienza amministrativa. Si ostina invece a confermare la solidità della sua maggioranza che, allo stato dei fatti, esiste solo sui numeri drasticamente risicati. Ma se veramente questa maggioranza è solida, perché queste azioni tanto eclatanti, quanto inutili? Oggi vuol far credere di essere lui ostaggio, sia dei partiti che lo sostengono, che dello stesso Consiglio Comunale. Noi riteniamo invece che sia proprio la nostra città ad essere ostaggio del Sindaco e di chi lo supporta, per tutti i danni causati in questi tre anni di amministrazione, danni che sono purtroppo irreparabili ed irreversibili: depauperazioni di importanti peculiarità, carenza assoluta di autorevolezza politica, crisi economica oltre i limiti, assenza di progetti futuri, impoverimento territoriale, mancanza di una pur minima visione. Basta chiedersi: che cosa di concreto in tre anni è stato realizzato a Spoleto? Non è più il momento quindi di furbeschi compromessi. Per superare questa situazione di emergenza che vive la nostra città, occorre solo unire tutte le forze possibili, tutte le migliori intelligenze, tutte le disinteressate volontà propositive. Non si può costruire però il futuro, partendo da una base già compromessa. Occorre resettare il tutto, con un’azione di revisione concreta e non solo di facciata.
(*) Sergio Grifoni, Spedalieri Paolo, Vincenza Campagnani, Hanke Maurizio, Wolfgang Bernelli