Banca Spoleto, clamoroso Antonini denuncia i soci ricorrenti. Bps, bilancio approvato all’unanimità. Domani nuova udienza in Tribunale - Tuttoggi.info

Banca Spoleto, clamoroso Antonini denuncia i soci ricorrenti. Bps, bilancio approvato all’unanimità. Domani nuova udienza in Tribunale

Redazione

Banca Spoleto, clamoroso Antonini denuncia i soci ricorrenti. Bps, bilancio approvato all’unanimità. Domani nuova udienza in Tribunale

Gio, 26/04/2012 - 19:54

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Carlo Ceraso

Solo dopo le 21 il sito Bps ha ripreso a funzionare ed è stato così possibile conoscere la nota che conferma l’approvazione del bilancio 2011 e la “copertura integrale della perdita dell’esercizio, pari a 11.988.812 euro, tramite utilizzo parziale della riserva straordinaria e la non distribuzione di alcun dividendo per l’esercizio 2011”. Confermati dunque i risultati che il Cda aveva già approvato (clicca qui). Confermati anche gli amministratori cooptati (Mario Benotti e Michele Di Gianni) mentre il Cda, riunitosi dopo l’assemblea, ha preso atto delle dimissioni del “sindaco effettivo Marco Turchi motivate da ulteriori rilevanti impegni professionali e dai conseguenti profili di incompatibilità aventi decorrenza dal 27 aprile 2012”, come si legge nella nota. Resta in carica il presidente Bps Nazzareno D’Atanasio, sul quale nei giorni scorsi erano circolate molte autorevoli voci, non smentite, circa la sua volontà di abbandonare il board. Sempre in serata, ma sul sito Scs, è stato pubblicato un nuovo comunicato stampa, dai toni più ‘morbidi’ rispetto a quello delle 17.53 inviato solo a parte dei media ma di contenuti pressochè simili. Anche se in quest’ultimo documento il presidente Antonini ora annuncia che il provvedimento del giudice sospende ancora il board dal trattare materie di carattere straordinario. Almeno fino alle 12 di oggi quando dinnanzi al giudice Laudenzi si terrà la prima udienza circa i ricorsi presentati avverso l’assemblea de 17 dicembre scorso.
(Aggiornato alle 01.42 del 27 aprile 2012)

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E’ stata un’altra giornata di inferno a piazza Pianciani, sede di Bps e Scs, dove i colpi di scena si sono susseguiti fino a tarda mattinata. Fino a quando non è arrivato il nuovo dispositivo del presidente del Tribunale di Spoleto Emilia Bellina che ha parzialmente modificato il precedente provvedimento con cui il magistrato aveva sospeso il Cda di Antonini (Scs) in procinto di approvare il bilancio della controllata Bps. Ma andiamo con calma per raccontare quello che è successo dopo le 13 (clicca qui per la cronaca della mattina).
Bilancio approvato – Intorno alle 14 l’assemblea dei soci dell’istituto di credito ha approvato il bilancio 2011 che registra un rosso di 12 milioni di euro. Non è dato sapere quali altre decisioni hanno preso gli azionisti, in attesa che venga diramato il comunicato stampa agli organi di controllo (il sito Bps, alla sezione “Investor Relations” non è accessibile da un paio di ore) .
Soci denunciati – ma il nuovo colpo di scena arriva alle 17.53 quando la Scs invia un comunicato (a Tuttoggi.info non pervenuto) nel quale si annuncia una azione legale nei confronti dei soci e del loro avvocato che avevano richiesto al giudice di sospendere i l Cda della holding in attesa che si pronunci lo stesso Tribunale di Spoleto (il giudice Roberto Laudenzi) chiamato a decidere sui due ricorsi presentati d’urgenza più di due mesi fa e la cui prima udienza si terrà domani, venerdì 28. Leggiamo il documento Scs (privo di firma): “Con un atto di revoca del precedente dispositivo, il Presidente del Tribunale di Spoleto ha restituito chiarezza alla vicenda che aveva portato la Spoleto Credito e Servizi al centro di recenti notizie stampa. Al Tribunale si erano rivolti quattro soci della SCS chiedendo la sospensione dell’efficacia dell’Assemblea della stessa SCS del 17 dicembre 2011 adducendo che, “da notizie di giornali”, l’Assembla della Banca Popolare di Spoleto del 26/27 aprile avrebbe proceduto a “importanti trasformazioni dell’assetto” sostenendo che sarebbe stato ridotto “il numero dei consiglieri da 14 a 7” e che “il direttore generale Dott. Tuccari” avrebbe assunto “la veste di amministratore delegato” . Il ricorso faceva quindi paventare che l’Assemblea della BPS avesse carattere straordinario e non ordinario”. Motivazioni che per la Scs sono “del tutto false, infatti l’ordine del giorno che i quattro soci ricorrenti non avevano allegato al ricorso presentato in Tribunale, prevedeva” l’approvazione del Bilancio, la conferma di due consiglieri cooptati e la “relazione informativa sulla politica di remunerazione e sulla sua applicazione nell’esercizio 2011; deliberazioni inerenti e conseguenti”. Continua il comunicato: “considerato inoltre che tale ordine del giorno, oggetto quindi di un’Assemblea ordinaria della Banca Popolare di Spoleto Spa, è stato in pubblicazione trenta giorni sul sito ufficiale della BPS, sui manifesti pubblicati in tutti gli spazi delle affissioni della città di Spoleto, nonché sugli organi della stampa, risulta evidente il danno che l’azione promossa dai quattro soci ha cagionato alla Banca Popolare di Spoleto, società quotata in borsa, che aveva l’obbligo di procedere entro la data prevista all’approvazione del bilancio, peraltro approvato in data odierna all’unanimità dall’Assemblea in un clima di grande compattezza e serenità da tutti i soci”. Infine l’affondo con tanto di nomi e cognomi dei soci ricorrenti: “si è trattato quindi – conclude il comunicato – di un comportamento pretestuoso che ha procurato danni materiali e d’immagine notevolissimi anche alla Spoleto Credito e Servizi e ai membri del suo Consiglio di Amministrazione; danni di cui saranno chiamati a rispondere nelle competenti sedi giudiziarie l’Avv. Massimo Marcucci latore del ricorso e i suoi assistiti Sandro Martinelli, Pierfrancesco Graniti, Mario Arcangeli e Pietro Roscini che hanno mistificato i fatti di fronte al giudice”. Nessun riferimento invece a quella parte della sentenza con la quale il giudice Bellina ha confermato la sospensione del Cda di Antonini dall’attuare atti di straordinaria amministrazione, dettaglio di non poco conto per una società che controlla una banca quotata in borsa. Rileggiamo il dispositivo: “dispone che il vigente cda della società SCS, eletto dall'Assemblea dei soci del 17 dicembre 2011 in orario successivo alle 10,50 resti in carica esclusivamente per la trattazione di tutte le materie di carattere ordinario….rimettendo le parti di fronte al già designato Giudice istruttore (il giudice Laudenzi, n.d.r.), per l'udienza del 27 aprile 2012, revocando conseguentemente la sospensione dell'efficacia della già richiamata delibera assembleare del 17 dicembre 2011, nei termini sopra indicati“. Bisognerà dunque attendere la giornata di domani per conoscere le decisioni del magistrato in merito ai due ricorsi presentati dai soci e dall’ex Cda Scs (Cucchetto, Raggi e Solfaroli).
Scs, “no dividendi” – intanto dal sito della Scs si apprende che ieri l’altro Antonini & Co. hanno approvato il bilancio 2011 che sottoporranno all’assemblea dei soci il prossimo 25 maggio. I dati del bilancio d’esercizio mostrano un utile netto di +881mila euro (-388mila rispetto al 2010) e un patrimonio netto di 85,8 milioni. Segno meno nel bilancio consolidato. Leggiamo: “l’utile netto consolidato ammonta a -€/000 7.867; il patrimonio netto consolidato ammonta a €/000 77.673”. Il board si presenterà agli azionisti proponendo di “non distribuire il dividendo”. Tre i punti all’ordine del giorno, oltre all’approvazione del bilancio: il rinnovo dei membri del collegio sindacale (fino al 2014), la determinazione dei compensi per Cda e revisori (il board non avanzerà “alcuna richiesta rimettendosi alle determinazioni dei soci”) e la proposta di un “sopraprezzo di 21 euro per le domande di ammissione e sottoscrizione di azioni pervenute alla società a partire dal 1 gennaio 2013”.
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