Otto settori di intervento, di cui cinque rilevanti, per erogazioni di quasi 6 milioni di Euro: E' la sintesi del Piano Triennale 2008-2010 della FONDAZIONE che l'Organo di Indirizzo ha approvato all'unanimità lo scorso 28 settembre, dopo aver ottenuto il parere positivo dell'Assemblea dei Soci.
“Il Piano Triennale, sottolinea il Presidente Dario Pompili, ha definito le direttive, gli indirizzi e le strategie dell'attività della Fondazione nel triennio di riferimento e sarà lo strumento operativo fondamentale dell'attività istituzionale dell'Ente per il periodo 2008/2010.
Il numero di bisogni che non trovano soddisfazione e la grande varietà di richieste che provengono dalla società civile e dalla Istituzioni, impongono alla Fondazione di programmare la propria azione in maniera da rendere più efficace possibile la propria attività istituzionale.
Il Documento Programmatico Triennale che la Fondazione ha approvato riporta il quadro generale e dettagliato di quella che oggi si definisce come missione, ovvero il compito della Fondazione sul territorio.
Gli obiettivi che si è data la Fondazione vanno in due direttrici: rafforzamento patrimoniale, al fine di conservare il valore reale del patrimonio, e, per quanto attiene l'attività istituzionale, la Fondazione intende incrementare i fondi a disposizione per le erogazioni, al fine di garantire l'attuazione dei programmi erogativi anche in presenza di eventi negativi conseguenti alla volatilità dei mercati finanziari, e fornire valore aggiunto per la comunità del suo territorio sostenendo progetti relativi ai settori di intervento individuati, per un investimento complessivo di quasi 6 milioni di euro.
La Fondazione si ispira alle linee programmatiche definite dai propri Organi. Linee chiare e trasparenti e portate a conoscenza della comunità e sono alla base per la gestione di un Ente democratico, trasparente, organizzato, conosciuto.
Partecipare e vivere la vita del territorio ove opera è uno degli obiettivi fondamentali dei programmi di attività della Fondazione. In tale ottica un rapporto costante di ascolto e di collaborazione fra gli enti locali territoriali e la Fondazione contribuisce a realizzare quella sinergia positiva per lo sviluppo. La Fondazione Carispo assume questa linea direttiva in tutti i suoi documenti programmatici, a partire dal proprio statuto.
Personalmente penso che il confronto impostato da qualche tempo abbia dato risultati positivi e abbia creato le condizioni per costruire sinergicamente uno sviluppo qualificato del nostro comprensorio.
Sono poche le realtà territoriali, le Istituzioni, le associazioni che in questi anni non abbiano goduto di un intervento della Fondazione, tanta è la capillarità delle iniziative che la Fondazione ha sostenuto nel nostro territorio. La Fondazione è diventata un punto di riferimento molto importante tanto più in questi ultimi anni da quando la diminuzione di risorse pubbliche ha contratto la capacità di investimento dei Comuni e delle Province.
La Fondazione è di tutti e al di sopra delle parti, realizza programmi condivisi con regole chiare e criteri oggettivi di valutazione. La sua autonomia è un bene prezioso che va conservato a qualsiasi costo in quanto le consente, fra l'altro, di stabilire rapporti con Istituzioni sia pubbliche che private purché abbiano come obiettivo l'impegno per il bene comune.
Ciò fa parte della nostra cultura e dei nostri principi”.