La casa Oami “S. Antonio” di Baiano di Spoleto sarà più accessibile grazie all'ingrandimento della struttura stessa che vedrà così la possibilità a più persone di essere accolte nella struttura.
Sono infatti in via di ultimazione i lavori di ampliamento di quella che è una delle “opere segno” della Caritas diocesana. La struttura, fortemente voluta a Baiano dall'indimenticato Giuseppe Merini, permetterà così di passare a dodici ospiti residenti. Per l'ampliamento sono stati investiti 250mila euro, che sono serviti per costruire tre nuove camere con bagno, una lavanderia e un nuovo, attrezzato e luminoso centro diurno, dove verranno sviluppati i progetti in cantiere. I responsabili della struttura si stanno impegnando al massimo per dare risposte chiare e immediate alle esigenze di molte famiglie in difficoltà. Le istituzioni civili e la Chiesa fanno la loro parte. Ma è indispensabile accrescere il già buon numero di volontari, che, a turno, ogni giorno supportano il prezioso servizio degli operatori.
Attualmente, la struttura accoglie sette ragazzi diversamente abili residenti e quattro che frequentano il centro diurno, seguiti da due sociologi, una psicologa,due operatori socio-sanitari, tre operatrici socio assistenziali in formazione,due operatrici di servizi generali e 45 volontari.
Tutti i giorni giungono telefonate di aiuto: genitori anziani e malati che nonriescono più ad offrire il necessario ai figli o i vari distretti sanitari delterritorio che propongono l'inserimento di ospiti in difficoltà. È così che si è resonecessario l'ampliamento, che sarà pronto a breve.
Notizie sull'Oami di Baiano
La Casa Famiglia di Baiano fa parte del circuito nazionale OAMI, fondato negli anni '60 del '900 da mons. Enrico Nardi, sacerdote di Fiesole. La Casa è gestita da un gruppo responsabile: Egidia Patito, presidente; Gigliola Cinotti in Cimica, vice presidente; Luigi Ridolfi, segretario-amministratore; Francesco D'Urso, coadiuvato da Mauro Calabresi, medico sanitario; don Vito Stramaccia, rappresentate della Caritas diocesana; don Renzo Persiani, padre spirituale della
casa.