Sono 42 gli stranieri allontanati dal Territorio Nazionale dall’Ufficio Immigrazione in questi ultimi mesi, 11 di loro sono stati accompagnati nei Centri di Identificazione ed Espulsione, 3 sono stati accompagnati coattivamente alla frontiera e ai restanti 28 è stato notificato l’Ordine del Questore di Terni di lasciare il Territorio Nazionale entro 7 giorni. Le nazionalità più colpite da questi provvedimenti sono quella marocchina e tunisina:
Ordine Questore | Accompagnati CIE | Accompagnati Frontiera | |
Marocco | 10 | 1 | 2 |
Tunisia | 11 | 4 | |
Albania | 4 | 2 | |
Moldavia | 2 | ||
Nigeria | 2 | 1 | |
Egitto | 2 | ||
India | 1 | 1 | |
Colombia | 1 | 1 | |
Macedonia | 1 | ||
Bangladesh | 1 | ||
Libia | 1 | 1 | |
Kosovo | 1 | ||
Pakistan | 1 | 1 | |
Sierra Leone | 1 | ||
Ucraina | 1 | ||
Algeria | 1 | ||
Senegal | 1 |
Sempre nell’ambito dell’attività di verifica della permanenza delle condizioni per soggiornare regolarmente in Italia, l’Ufficio Immigrazione ha revocato il permesso di soggiorno a 13 cittadini stranieri, per aver riportato condanne per reati in materia di stupefacenti o per essere stati arrestati per altri gravi delitti. Si tratta di 4 tunisini, 3 macedoni, 2 magrebini, 3 albanesi e 1 dominicano, tutti di età compresa tra i 21 e i 38 anni.
Per evitare l’espulsione dall’Italia, alcuni hanno tentato di ricorrere al Tribunale per i Minorenni, invocando di essere genitori di minori in tenera età, ma anche il tribunale ha censurato il loro comportamento, negando qualsivoglia autorizzazione ed ha stigmatizzato la loro pericolosità e condotta, ritenendole addirittura pregiudizievoli e di cattivo esempio per i figli.