Entusiasmo e commozione per il concerto finale che ha chiuso, ieri al Teatro Nuovo di Spoleto intitolato al Maestro Menotti, l'Anno Menottiano. Presenti il Sindaco di Spoleto Daniele Benedetti, il vicesindaco Stefano Lisci, gli assessori Cintiloli e Lezi, Gilberto Stella per l’Umbria Mobilità, Laura Zampa, consigliere provinciale, il Presidente dell'associazione “Celebrazioni Anno Menottiano” Giampaolo Emili e il direttore artistico Francesco Corrias.
“È stata un’esperienza – ha detto il Sindaco Benedetti – che è andata oltre le più rosee aspettative. L’anno Menottiano ha permesso di far amare Menotti a chi non ne conosceva la reale dimensione artistica e culturale ed ha contribuito a riaffermare l’importanza del Festival di Spoleto nell’Umbria e nel Mondo. Non è un caso che la 54 edizione del Festival dei Due Mondi si è aperta con l’opera Amelia al Ballo ed ha coinciso con l’avvio dell’Anno Menottiano che questa sera si è concluso. Questo è un messaggio autentico che vogliamo comunicare al mondo. Le radici del Festival sono ben piantate nella storia di Menotti, il futuro è già scritto in un Festival che l’attuale direzione artistica ha saputo rilanciare nel mondo”.
“Quando tutta la città risponde ad un appello autentico, ad una chiamata forte, si dimostra capace di unirsi e di dare risposte immediate. Per l’Anno Menottiano ciascuno ha fatto la propria parte, Comune, Fondazione Festival, Enti Locali, singoli cittadini. Ma il mio grazie va soprattutto all’Associazione per l’Anno Menottiano che ha trovato le chiavi giuste per ricordare il Maestro insieme a tutta la città. Questa è la strada per il futuro – ha aggiunto il vicesindaco Lisci – se vogliamo battere insieme le difficoltà delle crisi senza rinunciare alla nostra identità, alla nostra storia e al nostro patrimonio artistico e culturale. Siamo pronti ad ascoltare tutte quelle forze della città che si dichiarano pronte a seguirci”.
La serata è stata aperta da un'intervista rilasciata da Gian Carlo Menotti alcuni anni fa alla giornalista Elena Doni, che ha permesso anche ai più giovani di conoscere l'animo estroverso e artistico dell'uomo che ha reso Spoleto famosa nel mondo. Tra risate e confessioni («mi sono trovato costretto a vendere un Modigliani pur di raggiungere il budget necessario per organizzare una manifestazione di alto livello»), le parole del compositore hanno riecheggiato forti all'interno del teatro, emozionando i numerosi presenti.
I quali, nonostante le intemperie e le difficoltà causate dalle avverse condizioni climatiche, non hanno voluto mancare alla storica serata, per ringraziare il maestro a cinque anni dalla sua scomparsa. Fenomenali le esecuzioni dell'orchestra internazionale di Roma, diretta dal maestro Antonio Pantaneschi, composta da ragazzi con un'età compresa tra gli 11 e i 20 anni, dal solista clarinettista Aron Chiesa e del solista violinista Stefano Mhanna. Musicisti dal sicuro avvenire capaci di suonare l'ouverture “La Gazza Ladra” di Rossini, il concerto per clarinetto e orchestra KV622 di Mozart nella prima parte e l'ouverture “Nabucco” di Verdi e il concerto per violino e orchestra in RE maggiore OP35 di Tchaikovski con una pulizia nell'esecuzione di altissimo livello.
«Vedere questi ragazzi – ha detto Elena Doni – suonare così bene, adesso poi che la musica classica è un po' trascurata, è consolante. Ho avuto la fortuna di intervistare Menotti 20 anni fa ed è stato un grande uomo, simpatico, disponibile e capace di capire ogni volta le persone. Spoleto è stata visitata da personaggi straordinari dell'arte, dello spettacolo, della musica e della letteratura. Tra gli altri, ho incontrato Arthur Schelinger, lo storico statunitense che ha scritto “I mille giorni di John F. Kennedy, lo scrittore premiato con il nobel Vargas Llosa e anche il regista Mario Monicelli. Amavano Menotti e il suo Festival, che è stata una vera e propria sveglia per l'Italia Negli anni Cinquanta – ha fatto notare – c'erano poche cose e anche una scarsa apertura alle iniziative che invece si svolgevano nel mondo. Con il maestro, invece, sono arrivate tutte, anche la musica del Senegal e spettacoli teatrali indimenticabili».
Felice il presidente dell'associazione “Celebrazioni Anno Menottiano” Giampaolo Emili che, con il direttore artistico Francesco Corrias, ha creduto fin da subito nella bontà del progetto. «Non è stato facile – ha detto – ma l'affetto nei confronti del maestro ha prevalso su tutto. Speriamo che l'Anno Menottiano abbia contribuito a confermare il ruolo di Spoleto come luogo di produzione artistica. Gli artisti coinvolti non erano mai stati qui, ma il nome di Menotti lo conoscevano bene e li abbiamo scelti tenendo a mente sempre la filosofia del compositore. Sono stati mesi intensi, vissuti sempre con l'obiettivo di fare bene e dopo il concerto di piazza Duomo con la Juniorchestra dell'accademia di Santa Cecilia di Roma diretta da Steven Mercurio la magia si è compiuta anche stasera. I filmati che hanno aperto al serata li avevo già visti ma guardandoli di nuovo, dentro al teatro e respirando quell'atmosfera da Festival, mi sono commosso. Sembrava che il maestro fosse nuovamente qui con noi. Ci manca tanto e auguro a tutti di poter organizzare un anno menottiano perché mai come ora ho potuto conoscere Menotti e sapere quanto è stato importante per la nostra città.”
La serata è proseguita poi con una cena a buffet offerta dalla locanda “Le due querce”, dai ristoranti “Il tartufo”, “San lorenzo”, “Apollinare”, “La torretta”, “Taverna dei duchi”, “Tric trac”, “Giardino del corso – Sabatini”, “Pentagramma” e dall'enoteca “Corsetti”. Il dolce è stato realizzato dalla pasticceria “Sabatini” mentre gli addobbi floreali da Morena Zengoni.
Fondamentale, per la riuscita della serata, la collaborazione dei partner istituzionali Comune di Spoleto, Regione Umbria, Provincia di Perugia, Provincia di Terni, Agenzia di promozione turistica umbra, Confcommercio, Confartigianato, Confindustria, Conspoleto, il sostegno dei main sponsor Monini (che reso possibile anche la conservazione di Casa Menotti), Urbani Tartufi, Umbria Mobilità, degli sponsor Tattini e Costa D'Oro e il sostegno ricevuto da Energheia Italia, Autopama Ford, Banca popolare di Spoleto, Meccanotecnica umbra, Cantina Novelli, Ges.com e studio Silvestrini.
(Foto di Massimo Menghini)