Di Spoleto 5 Stelle
L’esibizionismo di un certo modo di fare politica e di un certo modo di fare informazione suscita in noi un sentimento di ribrezzo e totale dissenso. Stanno uscendo negli organi di stampa le varie sensazioni provate durante il Consiglio Comunale, dalle associazioni, dai giornalisti presenti e dai cittadini. Tutte sensazioni che condividiamo, e alle quali ci sentiamo in dovere di aggiungere anche le nostre. Riportiamo a tal proposito alcuni momenti e affermazioni di chi si interfacciato nel consiglio comunale aperto di luned’ u.s. e a latere alcune nostre precisazioni.
– In merito alla gi ricordata mancanza di partecipazione, il Consiglio Comunale viene convocato con oltre 1 anno e mezzo di ritardo; la maggior parte del pubblico presente è venuta a conoscenza del progetto perchè ha visto i tre tubi di scappamento
già installati.
– La Presidente del Consiglio ci chiede giustamente rispetto del luogo istituzionale evitando schiamazzi o battute di mano; ci chiediamo perchè non è stato chiesto lo stesso rispetto per la salute dei cittadini, magari coinvolgendoli in decisioni che avrebbero cambiato il luogo in cui vivono.
– Il comune non informa perchè molto spesso non sa. Non sanno dirci se l’impianto è acceso o spento; non sanno a che punto sia l’iter; o meglio l’iter burocratico e amministrativo a livello urbanistico-edilizio è concluso, addirittura ad
Ottobre 2011 con la comunicazione di chiusura lavori. Altra faccenda la messa in funzione degli impianti.
– La maggior parte dei consiglieri comunali non conosce l’oggetto del contendere in maniera approfondita, come dichiarato da loro stessi negli interventi sentiti.
– La dirigente ARPA non crede che in Italia possano esserci funzionari pubblici corrotti, che per soli 10.000 attentano alla salute dei cittadini mentre i giornali, le tv, i siti internet sono pieni di notizie a riguardo.
– Il funzionario ASL dice che non dobbiamo fare terrorismo ambientale; affermazione molto offensiva, perchè il terrorismo nella sua accezione principale prevede atti violenti con esiti anche mortali o comunque definiti in causare gravi danni. Allora la domanda naturale è: chi è il terrorista? Chi causa terrore o chi lo subisce!? Chi ricever un grave danno dall’istallazione dell’impianto a biomasse?
– Il Consulente ben vestito invece sa che il recupero termico dell’azienda copre esattamente il fabbisogno dell’azienda stessa e che il nuovo ampliamento non necessiterà di riscaldamento; strano! Perchè il Comune esegue questi conteggi? Non dovrebbe essere il Gestore che verifica i computi termici ed elettrici? L’architetto prende la parola, ma legge; legge; legge; e scrive anche: che i 3 impianti dovranno essere totalmente indipendenti (punto che dibattiamo da molti mesi). Salvo poi non accorgersi che i 3 impianti hanno un solo serbatoio di Urea e un solo canale di distribuzione impiantistica; e chissà se si sarà verificato se i 3 impianti hanno una sola platea di fondazione?
– Nessuno si è apertamente schierato in favore dei soli cittadini.
– In commissione invece una perla dell’ARPA fu: non dobbiamo fare terrorismo ambientale d’altronde la vita media dell’uomo è aumentata e 100 anni fa si moriva a 35 anni; pazzesco! Non sa che si è allungata la vita in generale, ma si
accorciata la vita media sana e cioè il periodo in cui l’uomo vive senza malattie. In altre parole si sopravvive sempre di pi!
Nota Tecnica: Spett.le ARPA; per il monitoraggio delle emissioni in atmosfera il presupposto (sottolineiamo PREsupposto) vincolante è che ci sia una completa analisi e mappatura delle condizioni meteoclimatiche della zona (direzione dei venti prevalenti, intensità dei venti, umidità relativa, pressione barometrica, ecc.). Questi dati, per essere vincolanti e di supporto alle campagne di monitoraggio, devono essere forniti da centraline meteorologiche scelte, installate e gestite secondo le norme WMO http://www.wmo.int/pages/index_en.html ). A Spoleto non esiste questo tipo di dati e questo tipo di centraline e, quindi, nessuno dei dati rilevati dall’ARPA, compresa piazza della vittoria o Santo chiodo, può essere considerato ufficiale e incontestabile.
– E poi, verso la fine.. arriva il sindaco!
Quello che abbiamo capito che siamo soli! Nessun ente potrà aiutarci in questa battaglia per difendere gli interessi di una comunità intera. E quindi non vale neanche la pena parafrasare e gridare il motto tanto in voga in questi giorni: salga a bordo signor sindaco!