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Micropolveri e salute, la denuncia di Rifondazione e il delicato caso “Le Grazie”. La parola agli esperti

Redazione

Micropolveri e salute, la denuncia di Rifondazione e il delicato caso “Le Grazie”. La parola agli esperti

Sab, 21/01/2012 - 10:56

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Francesco Napoletti

L'obiettivo era quello di sensibilizzare la popolazione ternana su uno degli argomenti caldi di questo periodo, assai inquietante a ben conoscerlo. Infatti, conoscere il particolato fine o PM 10 è stato l'obiettivo dell'incontro organizzato da Rifondazione Comunista. Conoscere l'entità e la nocività delle polveri sottili e la loro concentrazione nell'aria, sondata dalla centralina del quartiere “Le Grazie”, cercando di scavare nelle cause oltre che nelle conseguenze di questa emergenza.
Ad esporre la tematica, sono stati chiamati il dott. Vantaggi, medico per l'ambiente altamente qualificato e la dott.ssa Scarficcia, presidente dell'Associazione Medici Sportivi di Terni; l'obiettivo di dare delle risposte al problema, compito che spetta alla politica, è stato affidato appunto a Luigi Bencivenga e Fabrizio Bellini, rispettivamente Assessore all'Ambiente del Comune e della Provincia di Terni nonchè allo stesso direttore dell'ARPA, Adriano Rossi.
“Una normativa europea del 2005 ha introdotto un limite massimo consentito di 50 microgrammi di particolato in un metro cubo di aria, al giorno. Superata questa soglia oltre 35 volte l'anno scatta una sanzione. Ebbene – introduce Battista Garibaldi, di RC – l'anno passato vi sono stati 68 sforamenti, con picchi di 158 microgrammi al metro cubo!” Basti pensare che nel mese presente, vi sono stati ben 15 sforamenti, praticamente ogni giorno che non ha piovuto.
Queste statistiche sono relative al solo quartiere “Le Grazie”, zona sensibile in quanto sede, tra l'altro, di una scuola elementare.
Garibaldi ha rivolto poi una critica-invito all'ARPA: “Chiediamo una ricerca esaustiva sulle cause di questo fenomeno, non la sola rilevazione, e anche una serie di interventi come l'installazione di pannelli per comunicare le condizioni dell'aria in tempo reale. Dare, insomma, un senso alle parole 'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale'”. Adriano Rossi, da parte sua, ha poi risposto citando le iniziative intraprese dall'ARPA in merito alla preservazione dell'ambiente, come l'imposizione all'AST di controlli e campionamenti, e quelle che sta valutando, come l'idea di una centralina mobile, per sondare l'aria di tutto il suolo ternano.
Il dott. Vantaggi ha spiegato esaustivamente in cosa consiste questo PM10. In particolare, il medico ha messo in guardia dall'approssimazione di analisi del problema, che porta spesso a non vederne la gravità (come l'effetto diluizione, per cui guardando solo a una media, non si nota la portata del problema inquanto localizzato, come appunto nel caso di Terni).
Ha suscitato grande simpatia nel pubblico la sua proposta-provocazione all' amministrazione: “nell'atto di approvare l'apertura di un inceneritore, firmassero un contratto in cui si assumono la responsabilità delle malattie di cui inevitabilmente saranno colpevoli. Forse questo cambierebbe la situazione”.
Tra le iniziative della politica in merito, l'assessore Bencivenga ha delineato speranze e certezze: “Abbiamo vinto un bando per ampliare il sistema delle biciclette a noleggio e renderlo più facilmente accessibile. Per quanto riguarda la raccolta differenziata, stiamo intervenendo con l'ASM ottenendo già alcuni risultati: dal 54% dell'anno scorso siamo passati al 64% di differenziata”.
Si è rivolto principalmente alla gente l'assessore Bellini: “Le amministrazioni da sole non possono fare molto senza il sostegno e la responsabilità dei cittadini. Si parla molto di crisi economica ma mai di quella a monte, la crisi dei valori. Ad Amelia sono stati ottenuti dei se pur piccoli risultati con l'esperimento della raccolta differenziata. Bisogna continuare su questa strada”. “La Provincia di Terni – ha poi fatto notare – ha dato il suo contributo cedendo il controllo delle centraline all'ARPA secondo decreto legislativo”.
Se le cose cambieranno o meno non è dato saperlo, ma i presenti hanno esortato a partecipare alla raccolta firme in corso contro il sistema degli inceneritori, a favore di una politica ambientale diversa.

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