Droga e immigrazione, ecco la terra di nessuno di Perugia -guarda - Tuttoggi.info

Droga e immigrazione, ecco la terra di nessuno di Perugia -guarda

Redazione

Droga e immigrazione, ecco la terra di nessuno di Perugia -guarda

Lun, 21/11/2011 - 14:35

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Vetri rotti, bottiglie piene di urina, condizioni a dir poco fatiscenti. Sparsi in terra pellicole di plastica e bottiglie usate di ammoniaca, evidenti segni di una passata attività di taglio e confezionamento di stupefacenti.

Sono le condizioni in cui si presentano alcuni dei locali abbandonati di Perugia, meta e rifugio di molti senza tetto, secondo la polizia officine di spaccio nel capoluogo umbro. Sono casolari, stabili, vecchi uffici, rimasti inutilizzati e abbandonati al degrado, scelti da molti senza tetto per vivere o come “base operativa” per un'attività di spaccio.

Stamattina la questura ha preso l'iniziativa di mostrare alla stampa due esempi di queste terre di nessuno, luoghi abbandonati disseminati per la città, che nelle ultime settimane sono stati puntualmente rastrellati dalle forze dell'ordine come misura di lotta all'immigrazione clandestina. La “visita” è stata concentrata in particolare in due stabili, recentemente setacciati dalla polizia.

Il primo è un edificio in via della Pallotta. Tra le stanze abbandonate dove un tempo avevano sede gli uffici Telecom, la questura la settimana scorsa ha concentrato le sue attenzioni a seguito delle segnalazioni degli abitanti dei palazzi circostanti, che lamentavano un continuo viavai di persone. Sebbene all'arrivo dei poliziotti non è stato trovato nessuno, l'edificio è oggi sotto costante monitoraggio, come l'altro stabile mostrato alla stampa oggi, un casolare in via del Giochetto.

In mezzo al verde, poco prima del cimitero nei pressi di Monteluce, il casolare -secondo quanto riferito dalla polizia- è di proprietà dell'Università di Perugia, ma è da anni inutilizzato e in stato di completo abbandono. L'interno di questo secondo stabile colpisce per i segni di degrado lasciati nei vari ambienti dal passaggio di chissà quanti senza tetto negli ultimi anni. Un fetore tremendo riempe l'aria di stanze piene di vetri rotti e di macerie per terra. Sul pavimento diverse bottiglie piene di urina e in qualche punto anche resti di pellicole trasparenti e bottiglie mezze vuote di ammoniaca, utilizzate per il confezionamento di dosi di stupefacenti.

In questi locali una delle ultime retate ha permesso di fermare alcuni giovanissimi clandestini che spacciavano in città e che avevano qui la loro sede operativa e -probabilmente- una sorta di casa. Anche questo luogo resta sotto costante monitoraggio di polizia, in attesa che venga messo in sicurezza dai proprietari, per evitare che nuovi “inquilini” vi prendano dimora. (fda)

Foto: Stefano Dottori

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