Una singolare quanto nebulosa vicenda si è consumata ieri notte in un appartamento al centro di Perugia. Un giovane perugino di 31 anni è stato ricoverato al pronto soccorso per ferite da taglio alla base posteriore del collo, alla testa e alle dita delle mani.
Sembravano i segni di un’aggressione ma secondo la ricostruzione dei fatti fornita dall’uomo alla polizia intervenuta per verificare la provenienza di quelle lesioni, il ragazzo si trovava nella sua abitazione insieme alla propria compagna di 29 anni ed entrambi stavano dormendo. Lei in camera da letto e mentre lui si era addormentato casualmente sul divano.
Secondo quanto riferito dalla polizia, il ragazzo racconta di aver avuto un brutto sogno e di aver iniziato ad urlare e lamentarsi nel sonno, perché in preda all’incubo di essere rapinato. L’uomo ha poi descritto alla polizia dettagli minuziosi di questo suo stato di “trans” secondo cui ricordava di essersi alzato dal divano e di aver avvertito una lama di coltello colpire il suo corpo mentre udiva in lontananza il suono della voce della sua ragazza che chiamava il suo nome.
La stessa vittima, nonostante il presunto stato di sonnambulismo, è in grado poi di raccontare che la sua compagna svegliata di soprassalto dalle urla del convivente e ancora non troppo lucida, ha impugnato un coltello e si è recata in soggiorno dove ha colpito più volte il compagno convinta di fronteggiare degli aggressori intrufolatisi in casa. Quando la ragazza si è accorta di avere tra le mani il corpo del suo compagno è troppo tardi e alla vista del sangue perde i sensi e solo una volta ripresa dallo svenimento chiama il 118.
I poliziotti hanno quindi ascoltato anche la convivente che ha riferito la medesima versione dei fatti, asserendo che per abitudine e per paura di intrusioni da parte di ladri, la giovane coppia è solita dormire con un coltellaccio “tipo rambo” (afferma la donna) accanto al letto.
Dopo un sopralluogo nell’appartamento gli inquirenti hanno sequestrato il coltello e denunciato in stato di libertà la giovane donna per lesioni gravi. (fd)