Decine di piccole tartarughe acquatiche sono emerse dalla sabbia, in una riva del lago Trasimeno dove gli esperti del centro ittiogenico di Sant'Arcangelo (Magione) hanno assistito all'evento che potrebbe dimostrare una positiva integrazione all'habitat della specie a rischio.
Secondo i tecnici dell'impianto – anche'essi sorpresi della nascita delle “piccole”, il lieto evento sarebbe stato favorito dalle temperature eccezionalmente alte del mese di settembre e da un’ampia “isola” di sabbia, ricavata dal personale del Centro ittiogenico per consentire alle tartarughe di esporsi al sole (pratica indispensabile per questi esemplari).
Da circa una settimana si sta dunque assistendo per la prima volta ad un fenomeno eccezionale: la schiusa delle uova e la nascita fino a questo momento di una trentina di piccole testuggini. Ma il numero -assicurano dal centro- è destinato a salire nei prossimi giorni.
“Per offrire alle tartarughe ospiti presso il nostro Centro ittiogenico condizioni ottimali – riferisce il responsabile Mauro Natali – la vasca che le accoglie quest’anno era stata dotata di un’ampia “isola” di sabbia. La novità è stata tanto gradita da questi animali che è stata utilizzata anche per la deposizione delle uova, come fanno sulle spiagge anche le tartarughe marine. Il fatto non ci era sfuggito, ma di solito la nostra estate non è abbastanza lunga per garantire una temperatura adeguatamente alta per i tre mesi di incubazione richiesti dalle uova. Quest’anno però il settembre particolarmente caldo ha fatto la differenza ed ora, per la prima volta, una trentina di tartarughine, grandi come una moneta, godono di ottima salute e nuotano in una vasca ad esse dedicata”.
Sono ormai anni che il centro ittiogenico del Trasimeno è diventato anche un punto di raccolta di tartarughe acquatiche esotiche abbandonate o che i proprietari non possono più tenere, perché divenute troppo grandi. Al fine di prevenire il rilascio in natura di questi rettili, azione che non deve assolutamente essere compiuta, ma che purtroppo accade con una certa frequenza, la Provincia di Perugia ha dedicato una grande vasca dell’impianto a questi simpatici animali. L’attività, iniziata un po’ in sordina, ha riscosso molto successo, tanto che ormai al Centro umbro affluiscono tartarughe da tutta Italia e il loro numero sfiora i 250. E’ proprio di questi giorni la richiesta della Provincia di Ravenna, accolta favorevolmente da quella di Perugia, di potervi dirottare un quantitativo di queste tartarughe, recuperate in ambienti naturali del proprio territorio. Al Centro ittiogenico di Sant’Arcangelo si avvia dunque a conclusione un anno molto positivo, già contraddistinto da una eccezionale produzione di novellame di lucci, carpe e tinche.