di Comitato Rifiuti Zero – No Inceneritori
Le notizie apparse sulla stampa locale circa l’ormai prossima situazione di emergenza nello smaltimento dei rifiuti nel territorio dell'Ati 3, ci fanno arrabbiare moltissimo. Si doveva toccare proprio il fondo, arrivare alla chiusura della discarica di Sant'Orsola, allo sconcertante ritardo nella raccolta differenziata, ai mai risolti problemi di funzionalità ed efficienza della VUS, per destare le coscienze dei sindaci, come si legge nella recente nota dell'Assemblea dei sindaci dell'Ati 3. Anziché individuare possibili soluzioni da adottare nel breve periodo, i nostri amministratori fanno a scarica barile e rivolgono un “accorato” appello alla Regione affinché individui soluzioni transitorie per il prossimo biennio, limitandosi solamente ad esprimere la propria contrarietà al trasferimento dei rifiuti alla discarica di Orvieto per ragioni di costi. E chi lo dice ai cittadini che aumenta la TARSU proprio nel periodo in cui si dovrà votare?
Non una parola su come potenziare la raccolta differenziata, attualmente ai livelli più bassi della Regione. Non una parola sul futuro assetto societario, nell'ottica di un riordino dei servizi locali su base regionale. Possibile che questo territorio non riesca ad esprimere una propria progettualità, una propria idea per il suo futuro? Possibile che si debba attendere sempre un qualche intervento dall'alto? Eppure esperienze virtuose esistono nel nostro Paese, e tutte hanno come denominatore comune una efficiente raccolta differenziata porta a porta. Possibile che i nostri amministratori non credano nella raccolta dei rifiuti porta a porta? Viene da chiedersi se “non credano” o “non siano capaci”, ma in fin dei conti basterebbe informarsi e copiare. E non ci vengano a raccontare che la raccolta porta a porta è troppo costosa perché è sufficiente andare dove si fa per capire che è un grande risparmio per i comuni e per i cittadini che l’adottano.
Perché non si investe in un ciclo virtuoso dei rifiuti, replicando magari le buone pratiche realizzate in altri territori? Il sistema Vedelago non è un miraggio, ma una realtà concreta ed economicamente sostenibile. Perché i nostri amministratori non sono interessati? Per questo chiediamo un incontro urgente al Sindaco di Spoleto, ai vertici Vus e dell' Ati3, per conoscere quali azioni si intendono adottare per scongiurare che il nostro territorio viva una situazione di emergenza nel prossimo futuro, anzi domani.