Si è laureata campione del mondo, insieme alla squadra della nazionale italiana, agli ultimi campionati mondiali di ginnastica ritmica di Montepellier lo scorso settembre. Andreea Stefanescu, atleta della Polisportiva la Fenice di Spoleto, è stata ricevuta stamani a Palazzo Comunale dove l’assessore allo sport Giancarlo Cintioli, nel corso di una cerimonia istituzionale, le ha consegnato un riconoscimento per lo straordinario risultato conseguito.Insieme alla Stefanescu erano presenti anche il consigliere federale Roberto Settimi, la presidente della Fenice Lorella Bartoli e lo staff tecnico capitanato da Laura Bocchini.
“Andreea Stefanescu è un testimonial straordinario per lo sport spoletino perché rappresenta la nostra città e il nostro paese ai massimi livelli della fama agonistica – ha detto l’assessore Cintioli che nel ringraziare l’atleta e la Polisportiva La Fenice ha sottolineato come “questa cerimonia è stata voluta per festeggiare un risultato di grande significato per lo sport italiano e per la ginnastica azzurra e per rimarcare da parte nostra e di tutta la città l’orgoglio per aver contribuito a formare una campionessa di assoluto valore. La ringrazio per aver scelto Spoleto come sua città e per aver riconosciuto tutte le potenzialità di un ambiente, come quello della Fenice, nel quale crescere e allenarsi”.
Atleta di origine rumena, la Stefanescu si allena dal 2006 al Palazzetto dello Sport Don Guerrino Rota insieme alle atlete della Fenice con cui ha conseguito risultati nazionali e internazionali prestigiosi. Dall’ottobre del 2010 è entrata a far parte del centro tecnico federale di Desio e ha poi conquistato il posto di titolare nella nazionale italiana. La Stefanescu aveva già fatto parte della spedizione azzurra ai mondiali di ginnastica ritmica tenutisi in Giappone nel 2009. Ora per la giovane atleta, formatasi agonisticamente a Spoleto, la possibilità di indossare i colori azzurri anche alle prossimi Olimpiadi di Londra 2012.
“Vincere i mondiali è stata un’esperienza unica – ha detto la Stefanescu – specialmente per me che ero la più piccola della squadra azzurra e perché mi allenavo con loro da meno di un anno. Ma le mie compagne mi hanno fatto sentire da subito a mio agio, e grazie alla loro esperienza mi hanno insegnato tanto”. Infine un particolare ringraziamento alla Fenice e a Spoleto perché decisivi “per la mia formazione sia agonistica sia umana”.