Spoleto, il Festival ai raggi “x” della Corte dei Conti. Ecco Relazione su Bilanci 2009 e 2010 - Tuttoggi.info

Spoleto, il Festival ai raggi “x” della Corte dei Conti. Ecco Relazione su Bilanci 2009 e 2010

Redazione

Spoleto, il Festival ai raggi “x” della Corte dei Conti. Ecco Relazione su Bilanci 2009 e 2010

Lun, 10/10/2011 - 23:59

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Carlo Ceraso

Il Festival dei 2 Mondi supera positivamente il controllo della Corte dei Conti. Se fosse una pagella, Giorgio Ferrara & Co. avrebbero riportato quanto meno la sufficienza. Questo almeno quanto Tuttoggi.info può anticipare dalla lettura della Relazione depositata dai giudici contabili che hanno passato ai raggi ‘X’ i bilanci degli ultimi due anni. Certo c’è ancora molto da fare, non fosse che la manifestazione si tiene per 2/3 buoni grazie a finanziamenti pubblici. Ma il percorso tracciato sembra buono e la Corte registra come i suoi rilievi sono stati finalmente recepiti, dopo gli ultimi anni bui della gestione Menotti (Francis). A cominciare dal ridimensionamento degli organi statutari (fra cui il Segretariato, il direttore amministrativo – ugualmente presente ma non più ‘organo’ – e il collegio dei revisori passato da 5 a 3 membri) per finire con la stabilizzazione dei dipendenti. Gli esercizi 2009 e 2010 rappresentano “di fatto i primi effettivi anni di gestione, dopo lo start-up del 2008”, scrivono i togati, su cui aveva pesato il contenzioso con l’Associazione di Menotti riguardo al marchio “Festival dei 2 Mondi”. Ma andiamo con ordine seguendo, per quanto possibile, ciò che è stato esaminato e approvato dai giudici di via Baiamonti.

I SOCI – Comune, Regione, Fondazione Cassa Risparmio Spoleto e Bps sono i ‘fondatori’ a cui si aggiungono la Provincia di Perugia, Camera di Commercio Perugia, Associazione Amici di Spoleto, Fondazione Antonini, Pro Spoleto, Associazione intercomunale, Servizi interbancari “Carta Sì”, Ascom Spoleto, Associazione albergatori Spoleto, Comunità montana, Spoleto Credito e Servizi e Società Spoletina Trasporti.
SPESE ISTITUZIONALI – i magistrati contabili hanno posto attenzione alle spese sostenute per i revisori, per la segreteria, per le missioni degli organi e quelle di rappresentanza per il presidente e direttore artistico Giorgio Ferrara. Tutte restano in linea o registrano un sensibile calo: come le spese di rappresentanza passate da 66.276 (nel 2008) a € 7.247 (2009) e a € 3.892 (2010). Le spese di trasferta degli ‘organi’, non previste nel 2008, sono state pari a € 6.233 due anni fa e € 6.154 nel 2010. I costi per la Segreteria del Comitato di Gestione sono passati da 16.239 euro del 2008 a € 12.315 nel 2010 (10.180 nel 2009). In linea anche quelli per il collegio sindacale lievitati sì a € 38.858 (erano € 22.987 nel 2009) ma che tengono conto di € 18.340 per l’attività di revisione riferita al triennio 2008-2010. La Corte ha comunque richiamato l’attenzione della Fondazione alla Legge 122 del 2010 che fissa la riduzione degli emolumenti del 10% agli organi di direzione, controllo Cda e organismi collegiali.
COMPENSI PERSONALE – restano immutati nell’ultimo triennio quelli del presidente (169mila euro) e del direttore amministrativo (78mila), mentre quelli del personale sono passati da € 585.143 nel 2009 a € 907.828 nel 2010 (680mila nel 2008). La Relazione mette positivamente in evidenza che la Fondazione, come più volte richiamato dalla stessa magistratura contabile, ha provveduto a stabilizzare 3 dipendenti. In merito al più recente costo del personale questo risulta composto da (907mila €) € 58.522 per i 3 dipendenti a tempo indeterminato, 630mila per circa 90 unità a tempo indeterminato (tecnici e artisti) e 218mila euro per oneri sociali, previdenziali e Tfr. Il relatore evidenzia l’aumento del 55% del costo confrontandolo con il 2009 e a parità di personale assunto, senza però sollevare eccezioni: anche perché, spiegano dal Festival, tale incremento, è sostanzialmente legato ai diversi regimi fiscali cui sono sottoposti i lavoratori.
COSTI, RICAVI E SPETTACOLI – la Corte registra “dopo un incremento apprezzabile del 30% dei ricavi da biglietteria fra il 2008 e il 2009, una sostanziale stabilità” nel biennio successivo che registra una “contenuta flessione del 5%” (€ 664.457 nel 2009, € 631.188 nel 2010). “Parimenti significativi – scrive il giudice Carlo Alberto Manfredi Selvaggi – i proventi dal fund raising, attività seguita dalla Fondazione senza intermediari, come avvenuto negli anni passati, con un incremento del 12% passando da 881.944 euro del 2009 a 984.931€ del 2010”. I costi di produzione sono passati da 6,46 milioni di euro (2008) a 4,75 nel 2010; ricavi e proventi da 6,38 mln di euro (2008) a 5,04 mln (2010).
IL CONTENZIOSO – è la nota dolente del Festival e riguarda sia le vertenze passate avviate da Menotti, sia l’ormai noto lodo Mediavip che ha influito sostanzialmente sul bilancio 2010. La prima vicenda: nonostante l’Associazione di Menotti sia stata condannata già dal giugno 2006 a restituire alcuni beni mobili avuti in comodato e al pagamento di una penale, la sentenza è stata impugnata innanzi alla Corte d’appello di Roma che ha sospeso l’esecutività del dispositivo e fissato l’udienza per il prossimo 8 febbraio 2012. Oggetto del contendere sono scenografie, mobili, bozzetti, persino le sedie del concerto finale. Più pesante, sotto il profilo delle uscite, il lodo Mediavip. Nel 2009 è costato 44.158 € quale acconto per il collegio arbitrale ma è nel bilancio 2010 che la controversia si è fatta sentire: 250mila euro di indennizzo alla società dell’a.d. Costantino per il recesso anticipato del contratto e altri 44.811 € quali compensi per l’arbitrato. Una quisquiglia che si siano pagati, sempre lo scorso anno, ulteriori 29mila euro per spese legali derivanti dalle azioni giudiziarie intentate a suo tempo da Francis Menotti. Da non sottovalutare anche il contenzioso intentato dalla Etheria Consulting, la società di Raffaella Gabetta, nei confronti del Festival di Ferrara: una lite che va avanti dalla primavera del 2008. L’ultima udienza risale al novembre 2010, dopo che era saltata quella di giugno 2009: il giudice Laudenzi ha fissato la nuova per il 13 marzo 2012; più che probabile, a questo ritmo, che la sentenza non arrivi prima del 2013.
CONTRIBUTI – scrivono i giudici che a fronte di una diminuzione dei contributi statali versati alla Fondazione “risulta aumentato il contributo degli enti territoriali con un incremento di circa il 40% rispetto al 2009, segno di un concreto sostegno da parte delle istituzioni locali”. E’ il nuovo corso tracciato dal sindaco Benedetti e dai presidenti di Regione Marini e della Provincia Guasticchi che hanno interrotto l’isolamento in cui si era chiusa la precedente amministrazione. “Considerevole – continua la Corte – il contributo sia delle due banche socie della Fondazione (Carispo e Bps) che della Banca Intesa San Paolo”. Ma leggiamo in dettaglio i contributi del 2010: lo Stato ha elargito € 2.934.418 (L. 418/91 € 806.112, Grandi eventi € 900.000, Fus € 1.138.306, Contributo straordinario Mibac per spettacolo Malkovic € 90.000), gli enti locali € 342.500 (Comune Spoleto € 185.000, Regione € 107.500, Camera commercio Pg 30mila €, Provincia Pg 20mila) mentre i privati € 536.292 (Fondazione CaRiSpo € 104.300, Intesa-San Paolo € 145.000, Bps €250.000, altri € 36.992).
UTILI E PERDITE – basta guardare al Conto economico per avere un’idea migliore di quanto i lodi hanno spostato l’ago della bilancia verso le ‘perdite’. Nel 2010 si è registrato infatti un segno negativo per € 57.089, dopo che il 2009 aveva registrato un modesto ma significativo +873€ (le perdite del 2008 erano state di € 120.303).
LA PAGELLA – è sostanzialmente positivo il quadro tracciato dai magistrati. Leggiamo: “Dal 2008 la Fondazione ha acquisito la certezza del suo dovere giuridico di organizzare il Festival ed ha assunto il compito di gestire i contributi ricevuti, con un impiego di risorse pubbliche doppie rispetto ai precedenti esercizi. Tali risorse, giustificate al fine di implementare la nuova caratterizzazione, hanno cominciato a decrescere e già nel 2009 si è avuta una flessione di un terzo dei contributi statali, pari a circa 1 milione di euro in meno. Per gli esercizi successivi si dovrà quindi porre molta attenzione al contenimento delle spese per il funzionamento e per il personale. Si deve dar atto che la Fondazione ha dato seguito a quanto rilevato dalla Corte relativamente alla esagerata pletoricità degli organismi di amministrazione” e ad aver “modificato lo statuto nella parte in cui si vietava l’assunzione di dipendenti a tempo indeterminato, allineandosi così ad una logica di un ente anche commerciale”. Un ultimo rilievo mosso dai togati di Via Baiamonti: l’obbligo di pubblicare, sul sito ufficiale della Fondazione (clicca qui), i compensi relativi a collaboratori e consulenti. Dal Teatro Gian Carlo Menotti, sede della Fondazione, fanno sapere di aver sempre ottemperato entro l’anno solare. Facile quindi attendersi a breve, comunque non oltre dicembre, i compensi elargiti nel corso del corrente anno.
E IL 2011? – il direttore Flavia Masseti tiene praticamente blindati i conti che, a detta dei bene informati, faranno comunque registrare non solo il pareggio ma anche “un tenue segno positivo”. Bisognerà però attendere l’approvazione del bilancio da parte dell’assemblea per saperne di più. In crescita il numero degli spettatori anche se si registrerà probabilmente un leggero calo di introiti in virtù del fatto che il Festival ha puntato per la scorsa edizione soprattutto alla vendita di biglietti in convenzione, e quindi a prezzi agevolati per il pubblico.
FERRARA AL LAVORO – Giorgio Ferrara, raggiunto telefonicamente, si dice soddisfatto per questa edizione, dedicata la centenario della nascita del maestro Menotti e che ha visto la presenza, in forma privata, del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Concerto finale. “Sono in partenza per la Germania e, subito dopo, per Parigi” dice riferendosi ai contatti che ha avviato per realizzare la prossima edizione 2012. Di più però non dice. “Conto di poter anticipare alcuni spettacoli entro il prossimo mese di dicembre. Il Concerto finale? Sarà grandioso, con un direttore e una orchestra di grandissimo rilievo”.
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