Fiavet, il ramo di Confcommercio dedicato al settore turistico, dichiara lo stato di agitazione e chiede ascolto sull' “abusivismo” nel campo del turismo, fenomeno già denunciato dalla stessa associazione, lo scorso aprile.
Fiavet torna a puntare il dito contro tutti coloro che in maniera autonoma e indipendente si “improvvisano” organizzatori di viaggi, inconsapevoli di una normativa regionale che, secondo gli esponenti di Fiavet, vieta a chicchessia di organizzare gite e viaggi per un gruppo di persone senza la mediazione di agenzie viaggi. No secco dunque ai professori che organizzano gite per le proprie classi, alle associazioni che partono in gruppo per un week end, alle parrocchie che organizzano i pellegrinaggi o alle settimane bianche aziendali.
“Non siamo più disposti a tollerare questa forma di concorrenza sleale – dichiara il presidente di Fiavet Umbria Fortunato Giovannoni – poiché crea un vantaggio illegittimo e mina le radici stesse del fare impresa, creando danni enormi a chi, pur a prezzo di tanti sacrifici e in tempi così difficili, continua a dare il suo contributo all’economia regionale, credendo nel rispetto delle regole”.
Per denunciare questo fenomeno, le agenzie di viaggio aderenti alla Fiavet – Confcommercio, hanno deliberato lo stato di agitazione, chiedendo nel contempo un incontro urgente all’assessore regionale al turismo Fabrizio Bracco.
“Nonostante la disponibilità dichiarata dall’assessore nell’affrontare la modifica dell’attuale legge regionale sul turismo per tentare di mettere fine all’emergenza abusivismo – afferma Giovannoni – Confcommercio – non c’è stato, a distanza di cinque mesi, alcun concreto passo in avanti. Nel frattempo siamo costretti sempre di più a spendere tempo e risorse nel contrastare un fenomeno vergognoso che scredita tutto il settore.
Negli ultimi tre anni, Fiavet ha effettuato 45 segnalazioni di situazioni da controllare in 12 comuni umbri. In 26 casi non c’è stata nessuna risposta; solo in 3 casi sono state comminate sanzioni.
La situazione è arrivata ad un punto tale da convincere il consiglio direttivo della Fiavet Umbria a deliberare lo stato di agitazione del settore delle agenzie di viaggio, in favore del ripristino della legalità e chiedendo una urgente modifica strutturale della nostra legge di riferimento.
In assenza di risposte soddisfacenti, Fiavet Umbria ha già programmato dure iniziative di protesta, senza specificare di che tipo.
Le richieste di Fiavet Umbria sono le seguenti: modifica della normativa regionale; assegnare la competenza di vigilanza, prevenzione e repressione ad un organismo super partes competente; inasprire le sanzioni per tutte le forme di abusivismo, perché essere abusivo non può e non deve essere conveniente; realizzare un Osservatorio regionale sul fenomeno dell’abusivismo, magari attraverso l’Osservatorio sul Turismo, che studi l’incidenza del fenomeno; attivare una campagna informativa contro l’abusivismo; valorizzare l’attività delle agenzie in regola. (fd)
