Domenica 9 ottobre sarà una giornata speciale per l’Archidiocesi di Spoleto-Norcia, ma più in generale per tutta la città di Spoleto: verranno riaperte le Cappelle del Sacramento e della Santissima Icone situate ai lati dell’abside del Duomo di Spoleto. Alle ore 17.30 l’Arcivescovo mons. Renato Boccardo presiederà una solenne concelebrazione eucaristica, al termine della quale sarà possibile visitare le Cappelle restaurate.
Ma c’è anche un’altra novità nella Cattedrale: la stupenda Croce di Alberto Sotio del 1187 – il Cristo “Triumphans” raffigurato in posa eretta e frontale, uno dei più antichi crocifissi dipinti su tavola sagomata – dal primo altare della navata sinistra è stata trasferita nell’ultima Cappella della navata destra, quella posta prima del transetto, a fianco delle tombe dei Vescovi, là dove fino a pochi anni fa c’era il magazzino del Duomo. Quest’area è stata rinominata Cappella del Crocifisso. Inoltre, nel primo altare della navata sinistra – quello dove era la Croce del Sotio – è di nuovo visibile lo stemma della città di Spoleto.
Le Cappelle del Sacramento e della Santissima Icone sono state chiuse per lavori di consolidamento e restauro: la prima dalla fine del 2009 e la seconda dal terremoto del 1997. Gli interventi sono iniziati con la rimozione dalle volte e dalle pareti di numerose tele dipinte: 30 nella Cappella del Sacramento e 13 in quella dell’Icone, tutte accuratamente restaurate. Questa operazione è stata possibile mediante l’allestimento di adeguati ponteggi che hanno permesso anche la verifica de visu dello stato di conservazione dei supporti murari e delle superfici decorate. Diffusissime sono state le lesioni individuate, risanate in profondità e in superficie. I successivi interventi di restauro condotti separatamente – in loco per le superfici murali (realizzate in stucco, stucco dorato, intonaco dipinto e materiale lapideo) ed in laboratorio per le tele dipinte – hanno permesso la restituzione e la fruibilità alla comunità di due preziosissimi ambienti ricchi di storia.
La Cappella del Sacramento, voluta da Paolo Sanvitale, vescovo di Spoleto dal 1591 al 1600, fu iniziata alla fine del XVI secolo con una monumentale partitura architettonica in pietra e tre grandi tele inserite nell’arco trionfale; fu conclusa con la “riscoperta” alla fine dell’Ottocento da parte del Sordini. Nel periodo compreso tra la sua fondazione e l’ultimazione godette di realizzazioni di grande gusto visibili nel paliotto d’altare marmoreo, nella volta abbellita da 21 tele del pittore spoletino Francesco Refini e negli apparati plastici in stucco bianco e dorato del maestro folignate Giovanni Fontana, appartenenti alla seconda metà del Seicento. Del 1741 sono il tabernacolo di F. Giovannelli da Volterra e le otto statue in stucco delle nicchie realizzate da Lorenzo Bossi. Le grandi tele che completano il programma iconografico furono poste alla fine del Settecento dai maestri Liborio Coccetti e Pietro Labruzzi.
La Cappella della Santissima Icone, realizzata su committenza di Andrea Mauri e su progetto di Giovan Battista Mola, ci è giunta non più nel suo aspetto originale, ma con le radicali trasformazioni ottocentesche della volta e novecentesche delle pareti. Il restauro ha ridonato alle superfici il giusto valore cromatico completamente offuscato dai depositi sulle superfici dei fumi delle candele e dei riscaldamenti, del particellato e soprattutto degli interventi manutentivi condotti dopo il 1858 e completamente alterati. Risplendono ora il bellissimo altare di marmi antichi con i dipinti eseguiti su lavagna dal Cavalier d’Arpino, le superfici realizzate in finto marmo ed in stucco dorato che fanno da cornice architettonica alle tele seicentesche delle pareti (solo la tela raffigurante San Luca dipinge la Vergine è di Girolamo Leoncilli del 1862) e a quelle ottocentesche della volta. Gli elementi emersi dall’indagine diretta della materia originale, esaminata alla luce delle conoscenze storico-archivistiche, hanno reso possibile la ricostruzione virtuale della cappella nel suo aspetto originale, ossia quando Andrea Mauri fece apporre sopra la parete di ingresso l’iscrizione dedicatoria datata 1626.
Sono ancora da concludere i lavori di restauro nella Cappella e cripta di S. Anna e nella cripta di S. Primiano; terminato, invece, quello del campanile e della cella campanaria. Il responsabile dell’Ufficio direzione dei lavori della Cattedrale è l’ing. Giuseppe Scatolini, coadiuvato da tre direttori operativi: l’ing. Moreno Marziani per la parte strutturale, l’arch. Roberto Santarelli per la parte artistico-architettonica e l’ing. Francesco Filippi collaudatore in corso d’opera. Supervisore dei lavori è mons. Giampiero Ceccarelli. I lavori sono stati eseguiti – dopo una gara d’appalta di livello nazionale – dal raggruppamento temporaneo d’imprese “Filippucci s.r.l.” e dalla COO.BE.C. (Cooperativa Beni Culturali Società Cooperativa di Spoleto).