Jacopo Brugalossi
“Un risultato atteso da 20 anni”. E’ questo il grido di esultanza con il quale l’amministrazione comunale di Spoleto, il Comitato per la Salvaguardia dei Colli Spoletini e l’associazione Italia Nostra hanno commentato l’accordo che la Regione Umbria ha sottoscritto con la società Terna per l’ammodernamento della linea aerea dell’elettrodotto Villavalle-Spoleto e l’interramento di parte di esso. Il vecchio tracciato, che risale addirittura agli anni venti del ‘900, sarà potenziato e reso maggiormente efficiente e sicuro, mentre i tralicci presenti nel tratto finale della linea, quelli di via Benedetto Croce, verranno interrati per circa 1,3 km, mettendo la parola fine alle “tribolazioni” dei residenti della zona, costretti per anni a vivere con i pali dell’alta tensione quasi nel giardino di casa.
Nell’incontro di oggi in Comune, a cui erano presenti l’avvocato Paolo Feliziani e il professore Bernardino Ragni in rappresentanza delle associazioni, l’assessore regionale all’ambiente Silvano Rometti, il sindaco Benedetti, il suo vice Lisci e il consigliere comunale Enzo Alleori, è stato illustrato il progetto, che costerà circa 2 milioni di euro (a fronte degli 83 stanziati per l’intera regione) e sarà finanziato in toto dalla Terna. I lavori dovrebbero partire tra 12-18 mesi, ed avere una durata di 6 mesi, massimo un anno. “Verosimilmente – ha commentato il sindaco di Spoleto Benedetti – entro due anni Spoleto avrà risolto i problemi di impatto ambientale della linea aerea dell’elettrodotto e i rischi per la salute degli abitanti di Santo Chiodo”.
Sono proprio questi i temi “caldi”, quelli per cui il Comitato per la Salvaguardia e Italia Nostra si sono aspramente battuti assurgendo al ruolo di reali protagonisti della vicenda. L’interramento della parte finale dell’elettrodotto, quello della cabina di Santo Chiodo, è il risultato che più di ogni altro soddisfa i protagonisti. Anche l’avvocato Paolo Feliziani, che rappresenta il Comitato per la Salvaguardia dei Colli, ha sottolineato come la tutela della salute dei residenti di via Benedetto Croce, dove i bambini sono costretti a giocare con i tralicci praticamente sopra la testa, sia l’aspetto più importante di tutti.
Benché si fosse inizialmente espresso a favore di un interramento totale dell’elettrodotto (opzione non percorribile a causa dei costi troppo elevati), anche il presidente della sezione spoletina di Italia Nostra Bernardino Ragni si è detto soddisfatto dell’accordo raggiunto, rivolgendo un plauso al prezioso ruolo di mediazione che la politica regionale e locale ha svolto nell’ultimo periodo con i vertici della Terna. Non è mancata, comunque, una “frecciatina” all’atteggiamento tenuto inizialmente dalla società energetica, definito addirittura “ricattatorio”.
“La Terna – ha raccontato Ragni – era disposta a concedere l’interramento dell’elettrodotto nella zona di Santo Chiodo solo in cambio di una totale libertà di movimento per l’installazione della linea aerea, senza rendersi conto che quest’ultima, nel progetto originario che fino a maggio scorso veniva messo sul tavolo delle proposte, avrebbe tagliato in due Colle Attivoli nei pressi di Villa Milani, zona questa sottoposta a vincolo paesaggistico. Fortunatamente, quel progetto è stato abbandonato in nome di un altro, che da Napoletto passerà dietro Colle Attivoli, aggirando la zona sottoposta a vincolo e proseguendo il suo tracciato nella zona boschiva di Montelirossi, ben lontano dall’ospedale. La nuova linea aerea inoltre – ha concluso Ragni -, sarà più breve e necessiterà di 2 tralicci in meno di quelli previsti inizialmente”.
Altro aspetto importante, sottolineato sia da Benedetti che da Rometti, riguarda la priorità concessa a Spoleto, che sarà la prima città umbra a subire l’ammodernamento della linea elettrica, proprio per la necessità di salvaguardare l’ambiente e la salute di coloro che abitano accanto i tralicci. Per il primo cittadino, inoltre, è fondamentale il fatto che i lavori sulla linea aerea (dal traliccio numero 7 di Napoletto) e quelli per l’interramento della zona di Santo Chiodo inizino contemporaneamente, in modo da far prevedere una chiusura unitaria degli stessi. “Dopo due anni di mandato – ha dichiarato raggiante il primo cittadino – cominciamo a raccogliere i frutti del grande lavoro di squadra fatto”.