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Webred, dipendenti dichiarano stato di agitazione

Redazione

Webred, dipendenti dichiarano stato di agitazione

Lun, 03/10/2011 - 18:24

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Le rappresentanze sindacali e i dipendenti di Webred, la società di servizi informatici della regione Umbria, hanno proclamato oggi lo stato di agitazione, sollecitando “con urgenza un incontro con il Presidente della Regione Umbria, affinché sia fatta chiarezza sulla posizione della Giunta nei confronti di una vicenda che si trascina ormai da troppo tempo”.

“Rsu e dipendenti lamentano la palese inesistenza di un progetto politico sull’informatica umbra, a supporto delle riforme della Pubblica Amministrazione locale nell’ottica della ottimizzazione di risorse e servizi. Le dichiarazioni dell’assessore Rossi su una progettata alienazione di Webred configurano un ennesimo quanto incomprensibile cambio di rotta dell’amministrazione sulle sorti della in-house regionale”.

Ecco il documento delle rappresentanze sindacali:

Si ricorda come Webred, già ceduta a Telecom-Finsiel, fu riacquisita proprio perché ritenuta strategica nel governo del processo di sviluppo e integrazione dei sistemi tecnologici degli enti umbri. Quale sarebbe il vantaggio economico di una nuova alienazione? Vantaggio per tutti i cittadini umbri o per qualcuno in particolare? Ci si illude che un’operazione di cessione non comporterà costi elevatissimi? Perché cedere Webred? Costa troppo? E perché costa troppo? Potrebbe costare meno? E’ in discussione il modello in-house? Perché la quasi totalità delle regioni italiane adotta il modello in-house per l’informatica e ci investe risorse molto superiori a quanto si fa in Umbria? Sa l’amministrazione cosa fa Webred? Conosce l’amministrazione i vantaggi di un modello in-house ben governato?

Durante gli incontri con l’assessore, mai è stata prodotta una evidenza dell’economicità di una cessione dell’azienda, mentre le RSU hanno, ad esempio, segnalato che una semplice variazione di forma societaria consentirebbe un immediato risparmio del 21% sull’autoproduzione. I dipendenti Webred sono stanchi di subire guerre politiche tra fazioni condotte sulle proprie teste e che nulla hanno a che fare con il proprio lavoro e denunciano la prolungata, fuorviante (interessata?) campagna di stampa condotta da talune testate giornalistiche per disinformare i cittadini.

A tale proposito si chiarisce che: Webred s.p.a non ha 450, né 800 dipendenti, ma 110; i dipendenti Webred non hanno nulla a che fare con lo scandalo denominato “sanitopoli”; Webred è una spa di proprietà della Regione, ma i lavoratori non sono dipendenti pubblici (sono inquadrati dal contratto del settore del commercio).

Non ne è stata data notizia, ma grazie all’attività dei dipendenti Webred la Regione Umbria è stata la prima, ad esempio, ad adeguare le procedure informatiche alla nuova normativa sul calcolo dei ticket sanitari senza disagi per i cittadini (altri importanti aggiornamenti software – leggi Poste italiane – hanno comportato paralisi di giorni e giorni).

I dipendenti Webred si vedono costretti a richiamare i soggetti interessati da questa vicenda ad una maggiore coerenza con il proprio ruolo e ad alla chiara e responsabile presa di posizione a vantaggio della collettività regionale, della salvaguardia del lavoro, del rispetto della dignità e della avanzata professionalità dei lavoratori interessati ed alla presa di coscienza della strategicità del mantenimento della governance del settore per i servizi informatici in capo alle P.A. ed ai cittadini umbri, in un’ottica di efficientamento e abbattimento dei costi di funzionamento della macchina pubblica. Ad esito dell’assemblea straordinaria, le RSU ed i dipendenti Webred proclamano lo stato di agitazione e sollecitano con urgenza un incontro con il Presidente della Regione Umbria, affinchè sia fatta chiarezza sulla posizione della Giunta nei confronti di una vicenda che si trascina ormai da troppo tempo.

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